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La vita a volte capita * Lorenzo Marone * Feltrinelli * pagg. 320 |
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere una collezione di scatolette di fiammiferi per poi essere costretto per oltre cinquant’anni a collezionarle davvero. Ormai vedovo e ottantenne, con mille acciacchi e le giornate vuote, Cesare si trova ad affrontare un agosto in città. Nel condominio al Vomero sono rimasti in pochi: c’è la dirimpettaia gattara, ossessionata dalla telecamera al pianterreno; l’amico di una vita con cui Cesare gioca la stessa partita di scacchi da anni; e Lady Blonde, un’adolescente che non si stacca mai dal cellulare. E soprattutto ci sono i ricordi, ricordi subdoli che si insinuano dappertutto.
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Il passato è un morto senza cadavere * Antonio Manzini * Sellerio * pagg. 576 |
Quando viene chiamato su una strada di montagna, al vicequestore Rocco Schiavone basta uno sguardo per capire di trovarsi di fronte a una rottura del decimo livello della sua personalissima classifica. Un ciclista, infatti, è stato vittima di un incidente. Il morto si chiama Paolo Sanna, un cinquantenne che da un po' di tempo abita in zona ma che apparentemente nessuno conosce. Dai primi accertamenti risultano subito delle stranezze. Sanna era abbiente se non addirittura ricco, ma senza occupazione, nel tempo aveva cambiato periodicamente residenze in tutto il Nord Italia, sporadiche e superficiali amicizie, qualche amore senza conseguenze, parenti lontani e poco frequentati: insomma, «una specie di ectoplasma ai margini della società».
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La fabbrica delle bambole * Elizabeth Macneal * Einaudi * pagg. 400 |
Una giovane donna che aspira a un futuro da artista. Un pittore preraffaellita in cerca di una nuova musa. Un sinistro tassidermista convinto di poter rendere immortale ciò che è unico. Alla Grande Esposizione di Londra del 1851 i loro destini si incontrano e cambiano per sempre. «Un racconto d'amore, arte e ossessione magnificamente evocativo». Giorno dopo giorno Iris Whittle siede nell'umido emporio di bambole di Mrs Salter e, china sui visi di porcellana in lavorazione, dipinge schiere di boccucce e occhietti tutti uguali. Ma la notte esce di soppiatto dal letto, scende in cantina, tira fuori colori e pennelli e riversa sulla carta la sua passione per la pittura. La tecnica è primitiva, certo, la famiglia e la società contrarie, e perfino la sua gemella Rose, un tempo sua complice ma ora esacerbata da un male che l'ha deturpata per sempre, le è ostile.
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La malacarne * Beatrice Salvioni * Einaudi * pagg. 488 |
Una sedicenne corre a piedi nudi per la strada. È notte, indossa solo una sottoveste, e corre disperata per la città deserta. È delusa, piena di rabbia, perché ha scoperto di essere stata tradita, e da qualcuno che mai avrebbe creduto potesse ingannarla. Si apre come uno squarcio, questo romanzo terso e furioso. Siamo a Monza, nell’aprile del 1940. Da quattro anni Francesca non sa più nulla di Maddalena. La sua amica è stata rinchiusa in manicomio, e mai ha risposto alle lettere che lei le ha spedito. Francesca crede sia per risentimento nei suoi confronti. In fondo, è sempre toccato a Maddalena il ruolo della reietta, della Malnata.
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L'assassino è tra le righe * Janice Hallett * Einaudi * pagg. 552 |
L'assassino è tra le righe: il giallo cosy che ha cambiato il modo di concepire il poliziesco moderno. Vincitore dei premi letterari piú prestigiosi. 500 000 copie vendute in Inghilterra. Caro lettore, in queste pagine troverai i documenti necessari per risolvere un caso. Tutto inizia con la comparsa di due nuovi membri della cittadina di Lockwood, nella campagna inglese, e termina con una tragica morte. Per il brutale omicidio qualcuno è già stato condannato ed è in prigione, ma sospettiamo che potrebbe essere innocente. L'impressione è che segreti ben piú oscuri debbano ancora essere svelati.
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La Malnata* Beatrice Salvioni * Einaudi * pagg. 248 |
Monza, marzo 1936: sulla riva del Lambro, due ragazzine cercano di nascondere il cadavere di un uomo che ha appuntata sulla camicia una spilla con il fascio e il tricolore. Sono sconvolte e semisvestite. È Francesca a raccontare in prima persona la storia che le ha condotte fino a lì. Dodicenne perbene di famiglia borghese, ogni giorno spia dal ponte una ragazza che gioca assieme ai maschi nel fiume, con i piedi nudi e la gonna sollevata, le gambe graffiate e sporche di fango.
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Ritorno a Whistle Stop * Fannie Flagg * Rizzoli * pagg. 300 |
Buddy Threadgoode è nato e cresciuto a Whistle Stop, Alabama. Da bambino, il fischio allegro dei treni che passavano per la piccola stazione ferroviaria scandiva il corso delle sue giornate. Sua madre Ruth, donna mite, misurata, e la zia Idgie, eccentrica, volitiva, passionale, erano le proprietarie del caffè della cittadina, noto nel raggio di chilometri per i suoi irresistibili pomodori verdi fritti; un punto di incontro e di ristoro sempre pronto ad accogliere tutti. Poi, col passare del tempo, Whistle Stop andò via via spopolandosi, i treni smisero di passare e il caffè chiuse una volta per tutte.
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Yellowface * Rebecca F. Kuang * Mondadori * pagg. 384 |
Che male può fare uno pseudonimo? Juniper Song ha scritto un libro di enorme successo. Però forse non è esattamente chi vuole far credere di essere. June Hayward e Athena Liu, giovani scrittrici, sembrano destinate a carriere parallele: si sono laureate insieme, hanno esordito insieme. Solo che Athena è subito diventata una star mentre di June non si è accorto nessuno. Quando assiste alla morte di Athena in uno strano incidente,
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Spiccare il volo * Aurèlie Valognes * edizioni e/o * pagg. 272 |
L’amore tra madre e figlia è sempre fragile: è ciò che racconta il ritratto incrociato di una madre single e della sua unica figlia, dove la benevolenza si alterna ai malintesi e la voglia di stare insieme si scontra con il desiderio di emancipazione. Dapprima simbiotico, il loro rapporto si allenta quando la scuola e poi l’ascesa sociale della figlia devono fare i conti con le più modeste aspirazioni della madre.
Un romanzo a due voci: quelle di Gabrielle e Lili, madre e figlia; come quelle interviste doppie dove ciascuno deve raccontare, secondo il proprio punto di vista, come ha vissuto una stessa situazione. Quella che qui raccontano è la loro vita.
Un romanzo a quattro mani: quelle che cercano di scalare la montagna di dubbi, incertezze e punti interrogativi, avendo come unica corda, quella di un cordone ombelicale che unisce ancora madre e figlia.
Gabrielle, ragazza madre che, con ogni sacrificio possibile, cerca di non far mancare nulla a Lili. Lei sembra essere nata con un DNA segnato da un grande senso di responsabilità che la porta ad aspirare al raggiungimento di vette sempre più alte. Se, in un primo momento, la voglia di arrivare è dettata dall'annullare ogni possibile differenza dovuta al suo status sociale, in un momento successivo invece, il desiderio di andare sempre più avanti rappresenta un modo per riscattarsi.
Sappiamo bene però che nel ciclo di vita può esserci quel punto d'incontro tra due esistenze che sembrano assolutamente parallele e che, solo un colpo forte ed esterno riesce a far spostare e incontrare.
È tutto un flusso di coscienza condensato in poche pagine. Un flusso che però rispecchia ansie, paure e che semina tanti spunti di riflessione sulla capacità di crescere con un punto di riferimento, ma senza diventarne il clone e sulla necessità di avere il coraggio si salire i gradini della scala sociale.
Era mia madre, il mio modello, una madre perfetta… come fare per continuare ad essere alla pari, continuare a vederla come il mio pilastro e il mio orgoglio.
L'autrice francese ha ritenuto che la tecnica del "doppio io" fosse la più adatta per raccontare "dall'interno solitudini, due incomprensioni, due donne."
Un modo di narrare che all'inizio mi ha dato un senso di frammentarietà, ma poi le due voci si sono incastrate alla perfezione e, il senso di continuità è riapparso senza andar più via.
La stessa Valognes, al termine del romanzo, specifica che sebbene quella raccontata sia la sua storia, in realtà è la storia di tutti gli uomini e donne che a lungo hanno cercato il loro posto. Lei lo ha trovato nella scrittura e ho percepito tra le righe il dolore nel cercare la verità.
Non bisogna aver paura di andare a scavare negli angoli, sono i punti in cui fa male e in cui risiede la verità
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Il cuore è uno zingaro * Luca Bianchini * Mondadori * pagg. 228 |
Il maresciallo Gino Clemente avrebbe immaginato tutto tranne che doversi trasferire dalla sua amata Polignano a Bressanone, in Alto Adige, a pochi chilometri dall'Austria, dove molti parlano tedesco e la gente cena alle sette di sera. Per cercare di integrarsi nella comunità altoatesina si muove in mountain bike, mentre l'inseparabile moglie Felicetta si dà al giardinaggio nella loro nuova casa, con risultati altalenanti. A rallegrare la permanenza al Nord è il ritorno inatteso di una vecchia gloria della musica pop italiana: Gabriel Manero, noto per aver scritto nel 1983 il suo unico grande successo – Todo corazón – che li aveva fatti innamorare.
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Il sentiero selvatico * Matteo Righetto * Feltrinelli * pagg.240 |
Piove da più di un mese a Larzonèi. Nel paesino ai piedi delle Dolomiti bellunesi gli anziani giurano di non aver mai visto cadere dal cielo tanta acqua. E sotto l’acqua si riuniscono il 2 novembre del 1913 per la messa del giorno dei morti. Ci sono tutte le famiglie della zona, anche i Thaler, con la loro unica figlia di sei anni, Katharina. D’improvviso e inspiegabilmente, nel mezzo della liturgia, la bimba sparisce nel nulla. Il paese intero la cerca tra i boschi per tutta la notte, invano. La piccola Tina riappare da sola il giorno dopo, proprio quando finalmente cessa la pioggia.
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Pomodori verdi fritti * Fannie Flagg * Rizzoli * pagg. 368 |
Vero e proprio caso editoriale, Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop è un piccolo capolavoro che molti lettori hanno scoperto e amato anche grazie all'omonimo fortunato film dei primi anni Novanta. Coniugando uno humour irresistibile alla rievocazione struggente di un mondo che non c'è più, Fannie Flagg racconta la storia del caffè aperto in un'isolata località dell'Alabama dalla singolare coppia formata da Ruth, dolce e riservata, e Idgie, temeraria e intraprendente.
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Come l'arancio amaro * Milena Palminteri * Bompiani * pagg. 448 |
Agrigento, 1960. Carlotta ha trentasei anni ed è convinta che nessuna persona amata possa rimanerle vicino: suo padre è morto la notte in cui lei nasceva, la sua adorata bambinaia se n'è andata quando lei era piccola e sua madre è sempre stata simile a un'algida istitutrice. Cresciuta durante il Ventennio e la guerra in una Sicilia dove da sempre tutto cambia per rimanere immutato, Carlotta ha imparato che il solo modo per non soffrire è annoiarsi con pazienza. Così, dopo gli studi di legge, anziché lottare per diventare avvocato si è rinchiusa a lavorare all'Archivio notarile.
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Un'ora * Christian Bergamo * Rizzoli * pagg. 276 |
Una volta all’anno il tempo si ferma, regalandoci un’ora in cui tutto è possibile. È ciò che succede a fine ottobre, nel passaggio dall’ora legale a quella solare, ed è in questo momento sospeso che nasce la storia di Diego e Camilla. I due si incontrano in un bar neanche ventenni, allo scoccare dell’ora solare, e sullo scadere del loro tempo insieme si fanno una promessa: ritrovarsi tutti gli anni nello stesso posto per vivere quell’ora che in realtà non esiste, senza vedersi mai oltre quello spazio sicuro e senza mai parlare di sé al passato e al futuro.
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Tempi duri per i romantici * Tommaso Fusari * Mondadori * pagg. 204 |
Stefano ha ventidue anni e una vita tranquilla. Simpatico, belloccio e con la battuta sempre pronta, divide il suo tempo tra le serate a Trastevere con gli amici, il lavoro che non ama particolarmente ma che gli permette di avere una casa tutta per sé, le polpette piene d'amore di mamma e la storia con Michela. Sembrerebbe andare tutto per il verso giusto eppure a Stefano qualcosa non torna. Non può fare a meno di sentirsi incompleto, fuori posto, fuori cuore. Stare con Michela gli ha fatto capire che "con una donna puoi ridere, mangiare, guardarci un film, scoparci tutta la notte, prenderci il caffè insieme e correre comunque il rischio di non amarla". Perché l'amore vero è un'altra cosa.
- 14:00
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Così com'è sempre stato * Claire Lombardo * pagg. 576 * Bompiani |
Julia sa da sempre che qualcosa dentro di lei non funziona come dovrebbe, o come gli altri si aspettano: le ragioni stanno in parte nell'infanzia con Anita, la madre dura e distratta che l'ha avuta giovanissima; poi sono venute le scelte dettate dall'impulso e dal dispetto, i vent'anni navigati senza una rotta, tra mille lavori casuali e legami altrettanto casuali. Infine Julia ha incontrato Mark, il solido, sereno, affidabile Mark, che l'ha amata tutta, così com'era. Ha avuto Ben, e ha cominciato subito a chiedersi cos'era quell'amore smisurato e incomprensibile, così forte da farle perdere l'equilibrio, per un essere minuscolo, e la voglia di scivolar via qualche volta è stata più forte di tutto. E poi è successo qualcosa. Qualcosa che le torna alla memoria, vivido come se fosse ieri, quando facendo la spesa per la festa dei sessant'anni di Mark incontra Helen Russo.
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Cambiare l'acqua ai fiori * Valérie Perrin * e/o pagg. 480 |
Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po’ Renée, la protagonista dell’Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità e una storia piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale.
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Mai stati così felici * Claire Lombardo * Bompiani * pagg. 680 |
Chicago, anni settanta. David sta per iscriversi a medicina quando incontra Marilyn, studentessa di letteratura. Grande amore istantaneo, rapide nozze, tre figlie in rapida successione, poi, a distanza, la quarta. Una bella casa nei sobborghi; lui medico di famiglia, lei madre a tempo pieno, poi alla guida di un negozio di ferramenta. La fatica ordinaria della vita quotidiana, e quell'amore incrollabile, capace di rinnovarsi, di riaccendersi, di superare le secche e correre rischi e riprendere la sua strada. Una storia esemplare. Ma se i tuoi genitori sono stati così fortunati, o così abili, o tutt'e due le cose, non è detto che tu riesca a imitarli.
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Resta con me * Elizabeth Strout * Fazi editore * pagg. 384 |
Tyler Caskey è una presenza insolita per la comunità di West Arinett. È giovane e i suoi sermoni sono brillanti, frutto di una preparazione e di una sensibilità fuori dal comune. Ed è diverso dalle precedenti guide spirituali che i fedeli hanno conosciuto perché ha carisma, e una moglie di grande bellezza e sensualità accanto. Quasi uno schiaffo di vitalità per tutta la cittadina. Eppure un giorno tutto può cambiare, l'attrazione trasformarsi in sospetto e maldicenza. La giovane signora Caskey muore. Una morte che travolgerà il marito e le loro bambine in modo irreversibile.
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Oltre * Gigi Paoli * Giunti * pagg. 336 |
Due brutali omicidi, nello stesso momento, con le stesse modalità, ma a distanza di mille chilometri l'uno dall'altro, vittime due premi Nobel per la Fisica. È un caso impossibile quello che si trova ad affrontare il professor Piero Montecchi, neuroscienziato per conto del CICAP, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale e sulle pseudoscienze.
- 07:30
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Il velo strappato * Brunella Schisa * HarperCollins * pagg. 220 |
È il 1840, Enrichetta ha diciannove anni e ha da poco perso il padre, Don Fabio Caracciolo, maresciallo del Regno delle Due Sicilie a Reggio Calabria, ultimo figlio del Principe di Forino. Lei è giovane, nobile, innamorata di Domenico. Ma la famiglia di lui non approva l’unione. Sì, Enrichetta vanta ascendenze illustri, ma è priva di solidità economica e il matrimonio non s’ha da fare. Così sua madre, stanca del carattere ribelle della figlia e della sua propensione a scegliere uomini sbagliati, prende una decisione risolutiva: Enrichetta entrerà nel convento di San Gregorio Armeno, a Napoli, e vi resterà fino a quando la situazione finanziaria della famiglia non sarà risolta. A nulla servono le proteste della giovane: i mesi lì dentro diventano anni ed è costretta a prendere i voti. La costrizione la fa ammalare, Enrichetta vuole sfidare le leggi della Chiesa e tornare libera, ma persino le suppliche indirizzate a papa Pio IX vengono respinte. Eppure niente riesce a spegnere la passione che muove il suo animo. Una passione che si fa presto politica e la porta a sposare la causa della rivoluzione contro i Borbone, del sogno di una nuova patria: l’Italia. Brunella Schisa torna a raccontare la sua città natale, Napoli, attraverso una straordinaria eroina, Enrichetta Caracciolo di Forino, monaca, femminista ante litteram, patriota risorgimentale, autrice del bestseller ottocentesco "Misteri del chiostro napoletano", da cui Schisa prende le mosse per il suo romanzo.
Dopo aver letto di una vocazione costretta di un prete in quel di Ibla, chissà perché la mia mente ha voluto proseguire su quest'onda, ma sul versante femminile. La prossima volta devo ponderare meglio le mie scelte relative alla tbr del mese. Avrei dovuto intervallare i due romanzi almeno con una lettura di genere diverso.
Brunella Schisa parte dal romanzo ottocentesco Misteri del Chiostro Napoletano, scritto da Enrichetta Caracciolo di Forino, monaca costretta alla vita claustrale, per raccontarci proprio di questa figura.
La lettura si è rivelata noiosa.
Il tormento della monaca non è a me arrivato. La sua lotta per la libertà negata è passata in secondo piano, ampiamente sovrastata da un registro letterario che, per la mancanza di descrizioni (come la stessa autrice afferma nelle note a fine libro), si è avvicinato molto più a un resoconto storico della Schisa. Solo la presenza dei riferimenti alle vicende politiche dell'epoca hanno dato un'impronta, ma comunque superficiale di storicità.
Peccato perché la penna della Schisa è interessante, scorrevole, ma non ha reso la lettura coinvolgente.
I moti interiori di Enrichetta, la lotta per la libertà non solo personale, avrebbero dovuto rendere viva la lettura. Io invece ho avvertito delle frammentazioni e quando, al termine del libro, mi sono confrontata con le note dell'autrice, ho capito perché.
Ho voluto scrivere un romanzo ottocentesco mondato dalle descrizioni, solo fatti,... Alcuni dialoghi sono presi in blocco dai Misteri... Per non sentirmi in prigione con Enrichetta ho dovuto spezzare il racconto. Alleggerirlo con molti dialoghi...
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Quel che resta * Virginie Grimaldi * e/o * pagg. 288 |
Théo ha diciott’anni e alle spalle una vita difficile fatta di abbandoni, delusioni e sogni infranti. Tuttavia la affronta con tenacia, ha trovato lavoro come aiuto-pasticcere e sta disperatamente cercando un alloggio. Nonostante la sua caustica ironia è un ragazzo buono e vuole credere che la vita possa riservargli un futuro migliore. Jeanne ha settantaquattro anni, è sola e triste. Da quando ha perso il marito, pochi mesi prima, vive di lacrime, ricordi e visite quotidiane al cimitero.
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