30 giugno 2021

RECENSIONE LA FIGLIA DEL REICH

LA FIGLIA DEL REICH * Louise Fein * trad. Anna Rusconi * Sonzogno editore * pagg.475 


Lipsia, anni Trenta. Hetty è una ragazza impetuosa e piena di entusiasmo, cresciuta nei luminosi valori di rinascita predicati dal Führer. Crede ciecamente in lui e nella sua visione di una grande Germania, come crede nell'affetto della sua famiglia, nella solidità del padre - un importante ufficiale delle SS - e nella sacra ambizione dell'adorato fratello Karl, che si è appena arruolato nella Luftwaffe. Le certezze di questo mondo perfetto cominciano a incrinarsi quando rivede Walter, che era stato il migliore amico del fratello ed è ormai bandito dalla loro casa. Perché Walter è ebreo. Ma agli occhi di Hetty resta il ragazzo gentile e affascinante che tanti anni prima l'aveva salvata dalle acque del lago, il solo che ancora adesso riesca a strapparle un sorriso e sembri interessarsi ai suoi sogni. Come può una persona così generosa essere perseguitata? Giorno dopo giorno, durante incontri segreti e fugaci, lui le svela gli aspetti oscuri del Reich, gliene fa conoscere il lato feroce e violento, la porta a interrogarsi sul vero significato dei principi a cui è stata educata. Hetty è confusa, diffidente, lacerata, ma quei loro appuntamenti diventano sempre più indispensabili. Per capire, per sfuggire all'atmosfera oppressiva che respira a casa e, forse, per innamorarsi per la prima volta.

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Sono diversi i libri letti che hanno come tema il nazismo, i campi di concentramento e l'olocausto. Il timore, nell'avvicinarmi a questa lettura, era di trovarmi dinanzi a una storia d'amore che sminuisse la tragicità della storia.
Il timore è stato spazzato via sin dalle prime battute assaporando subito i connotati di un romanzo storico.
Il punto di vista è quello di Hetty, figlia di un ufficiale delle SS, cresciuta a pane e Hitler, venerato come Dio in terra e a cui votare la propria esistenza.
Quando però nella mente di Hetty si insinua il dubbio circa la verità dei proclami nazisti contro la razza ebrea, iniziamo ad assistere a uno scontro interiore: la figlia del Reich che deve mantenere alto l'onore di un padre suddito fedele al regime, contro una ragazza tedesca innamorata di un uomo sbagliato che comprende l'ingiustizia e l'odio che il regime nazista sta diffondendo.

L'indole ribelle, di donna con sogni da realizzare non rispondenti al volere dei genitori e del Reich, sarà benzina per il fuoco che divampa ogniqualvolta Hetty desidera un minimo di confronto.,

Quale prezzo dovrà pagare per risolvere il conflitto che nel suo animo fa da preludio a quello che si vivrà in territorio europeo?

"Queste persone, non più padri né fratelli né figli, sono belve che fiutano l'odore del sangue, del potere, del caos. Lo smalto della civiltà si é scheggiato e rivela la natura dell'uomo: una bestia feroce e selvaggia"

La figlia del Reich è un romanzo storico che mette in luce, dal punto di vista tedesco, aspetti più o meno conosciuti, conseguenze di una politica malata, non evidenziata dai libri di storia, ma grazie agli studi e agli approfondimenti dell'autrice a noi vengono svelati.

La penna della Fein è semplice e naturalmente tragica perché la storia narrata lo é.
Il pregio dell'autrice é stato quello di romanzarla senza scadere nel banale, nell'ovvio, nel romance, delineando personaggi in maniera completa, a tutto tondo, e facendo emergere il coraggio di Hetty nel prendere decisioni ardue senza preoccuparsi delle conseguenze.

In alcuni momenti avrei voluto prenderla a sberle per i rischi che correva e che al momento sembravano inutili, ma senza di questi Hetty non avrebbe cambiato la sua storia. Senza persone come lei non ci sarebbe stato un capovolgimento della Storia. 

Leggetelo e preparate i fazzoletti. 

24 giugno 2021

RECENSIONE QUESTO GIORNO CHE INCOMBE

QUESTO GIORNO CHE INCOME * Antonella Lattanzi * pagg. 456

 


"Qui saremo al sicuro." Francesca lo pensa mentre sta per varcare il cancello rosso fuoco della sua nuova casa. Accanto a lei c'è Massimo, suo marito, e le loro figlie, ancora piccole. Si sono appena trasferiti da Milano a Giardino di Roma, un quartiere a metà strada tra la metropoli e il mare. Hanno comprato casa in un condominio moderno e accogliente, con un portiere impeccabile e sempre disponibile, vicini gentili che li accolgono con visite e doni, un appartamento pieno di luce che brilla in tutte le stanze. Il posto perfetto per iniziare una nuova vita. Perché Francesca è giovane, è bella, è felice. E, lo sa, qui a Giardino di Roma sarà libera. Eppure qualcosa non va. Dei dettagli cominciano a turbare la gioia dell'arrivo. Piccoli incidenti, ombre, che hanno qualcosa di sinistro. Ma sono reali o Francesca li sta solo immaginando? Appena messo piede nella nuova casa Massimo diventa distante, Francesca passa tutto il tempo sola in casa con le bambine e non riesce più a lavorare né a pensare. Le visite dei vicini iniziano a diventare inquietanti, sembra impossibile sfuggire al loro sguardo onnipresente. A poco a poco il cancello rosso che difende il condominio si trasforma nella porta di una prigione. E così, intrappolata nella casa, Francesca comincia a soffrire di paranoia e vuoti di memoria. Sempre più sola e piena di angosce, ha l'impressione che la casa le parli, che le dia consigli, forse ordini. Le amnesie si fanno sempre più lunghe e frequenti. Finché un giorno, dal cortile, arriva un grido. È scomparsa una bambina. Può essere sua figlia? E perché Francesca, ancora una volta, non sa cosa ha fatto nelle ultime ore? Liberamente ispirato a un episodio di cronaca avvenuto a Bari nel palazzo dove l'autrice è cresciuta, Questo giorno che incombe è un romanzo unico, bellissimo e prismatico, capace di accogliere suggestioni che vanno da Kafka a King, da Polanski a Dostoevskij, di attraversare più generi, dal thriller alla storia d'amore, di riflettere sulla maternità e le sue angosce, di parlare del male e del dubbio, e capace di riscrivere, tra realtà e finzione, una storia vera. Antonella Lattanzi ha già indagato gli abissi e le pieghe dell'animo umano in Devozione e Una storia nera, e adesso torna a farlo con il suo libro più importante. Con una lingua meravigliosa, appassionata e incalzante, Questo giorno che incombe racconta il sospetto, la speranza, il dolore, la passione, confermando lo straordinario talento dell'autrice e lasciando il lettore senza fiato, in un  crescendo continuo dall'arrivo nella casa nuova fino alle indimenticabili pagine finali.


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Questo giorno che incombe è un libro che ti immerge piano piano per poi avvolgerti completamente in una lettura ansiogena, soffocante, in grado di instillarti la voglia di riaffiorare per respirare.

L'arrivo nella nuova casa e la conoscenza dei vicini da parte di Francesca e della sua famiglia si muove su questa aria claustrofobica ancor più accentuata da una "casa" che parla suggerendo parole e comportamenti.

Paranoie, fissazioni o realtà sono quelle che riempiono la testa di una donna che ha adattato la libertà di lavorare ai temi e esigenze della famiglia?

Lo scopriremo, ma con una voglia che avrà dismesso gli abiti dell'ansia per vestire quelli di abiti velati di rosa. La storia, come trama è interessante, accattivante, ma la penna utilizzata nelle prime pagine è scappata dalla mano dell'autrice e al suo posto mi sembra di aver notato una piuma colorata.

Pagine dettagliate di incontri amorosi hanno fatto da ciliegina su una torta la cui base era solida e gustosa da mangiare con gli occhi. Peccato, ho varcato il cancello rosso, ho ascoltato la "casa" con l'inquietudine che mi ha fatto compagnia e poi mi ha lasciato sola con una storia che sembrava appartenere ad una altro libro.


        






 crescendo continuo dall'arrivo nella casa nuova fino alle indimenticabili pagine finali.

18 giugno 2021

RECENSIONE ANIMALI CORAGGIOSI

 

ANIMALI CORAGGIOSI * Antonio Simone Piccirilli * pagg 76



Un libro pieno di significati che narra tre diverse storie di alcuni animali davvero coraggiosi, capaci di riflettere, comprendersi e rimettersi in gioco. Tre racconti imperdibili che divertono, fanno pensare e possono facilitare le relazioni interpersonali e il rapporto tra genitori, figli e figlie. Il libro è ricco di illustrazioni eccezionali frutto di un accurato lavoro di ideazione e progettazione grafica. I  disegni, spassosi e accattivanti, sapranno attirare l'attenzione del lettore o della lettrice di qualsiasi età. 

L'autore: Antonio Simone Piccirilli è nato a Milano.

Dopo aver conseguito la laurea di primo livello in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca, ha acquisito a pieni voti la laurea magistrale in Psicologia dei Processi Sociali, Decisionali e dei Comportamenti Economici presso la medesima università.

Ha lavorato come educatore per diversi Servizi Sociali di Tutela Minori e come consulente educativo per molteplici istituti scolastici.

Si occupa di supporto alla genitorialità e psicologia scolastica.

L'autore esercita la professione di psicologo proponendo l'utilizzo di strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, la consulenza, le attività di abilitazione, riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte al bambino, all'adulto, alla coppia e alla famiglia.

Il suo Libro Animali coraggiosi, nasce dalla profonda passione per il suo lavoro e dalla significativa collaborazione con la designer Mari Lemet.

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Lieta di parlarvi di questo lavoro scritto da Antonio Simone Piccirilli e illustrato da Mari Lemet..

Un libro semplice nelle parole e nei disegni che, proprio per questa semplicità si adatta ad un pubblico di bambini, ma per gli importanti messaggi che lancia si presta (e io lo consiglio) ad una lettura condivisa con i propri genitori.

Tre i racconti presenti:

1. IL SUPER POTERE : la gestione del tempo da dedicare a sé  e agli altri;

2. COSA TI PIACE?:  "Ogni tanto bisogna avere il coraggio di rallentare…."

3. VOGLIAMOCI BENE: prendersi cura di se stessi per poter prendersi cura in modo efficace degli altri.



Sono tre brevi racconti, semplici, puliti, senza arzigogolature, mirati a lascioare il segno.


Grazie a ll'autore per la copia. 

09 giugno 2021

RECENSIONE IL SUGGERITORE

 

IL SUGGERITORE * Donato Carrisi * Tea edizioni * pagg. 462


Qualcosa di sconvolgente è accaduto, qualcosa che richiede tutta l'abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa assumere molte facce, che li mette alla prova in un'indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio. Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. Sarà con l'arrivo di Mila Vasquez, un'investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l'altro. Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo...


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La storia si sviluppa secondo i canoni classici di un thriller: indizi sparsi, profilo killer da costruire, errori nell'indagine, illuminazioni improvvise che portano a un passo avanti verso la svolta. 


La lettura si è rivelata avvincente, carica di tensione, ma con una lacuna che imputo al fatto che ci troviamo solo dinanzi al primo volume della serie: personaggi un po' piatti che spero vengano approfonditi nel seguito. 

Ho apprezzato invece lo stile di scrittura che rivela un approfondito studio dietro alla stesura del romanzo.

Rimango curiosa e carica di aspettative per i successivi romanzi. 


04 giugno 2021

RECENSIONE LA RAGAZZA DEGLI ORSI

LA RAGAZZA DEGLI ORSI * Sophie Anderson * Rizzoli editore * pagg. 370 * trad. Loredana Baldinucci

 


Yanka si interroga da sempre sulle proprie origini: è sicura che il mistero che avvolge la sua nascita abbia a che fare con l'irrequietezza che le agita il cuore. Per quanto ami il villaggio in cui è cresciuta con la madre adottiva, infatti, Yanka sente di appartenere a un altro mondo. La natura sembra parlarle; la foresta che circonda la sua casa le sussurra richiami sempre più insistenti. È lì, lei lo sente, che si nascondono le risposte che cerca. È lì, tra fiumi gelati e vulcani infuocati, che vive il ricordo di una storia scintillante come il più limpido cielo notturno. La sua storia: quella di Yanka l'orsa.


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Yanka e la pace nel cuore che le manca. 

Come fare a conquistarla? Le basterà ascoltare la foresta che la chiama e la invita ad addentrarsi?

Il desiderio di pace, di capire chi veramente è, di ricostruire le proprie origini e comprendere quanto sia debole il confine tra realtà e fantasia, quella racchiusa nelle storie raccontate da Anatoly: questo il file rouge del romanzo.

Anche noi, con l'alternarsi della scrittura relativa alla storia di Yanka e quella inerente le storie da lei narrate comprenderemo come poi non siano dei semplici racconti davanti ad un camino acceso.

Sophie Anderson, con la sua penna dolce e delicata è capace di trasmettere messaggi importanti come l'accettazione di se stessi. Un'accettazione non supina, ma consapevole dell'origine del proprio io perché, conscia del suo passato, Yanka saprà affrontare il futuro a testa alta.