22 settembre 2023

Recensione "Quelli che meritano di essere uccisi" di Peter Swanson - Einaudi

 

Quelli che meritano di essere uccisi * Peter Swanson * Einaudi * pagg. 331







Ted Severson ha una vita dorata: è giovane e ricco, proprietario di una società di consulenza plurimilionaria, sposato con una donna capace di fare girare la testa a ogni uomo che incontra. E, soprattutto, è follemente innamorato. Quando però scopre che la moglie lo tradisce secondo il più banale dei cliché, il suo mondo perfetto va in frantumi. L'unica a raccogliere il suo segreto è Lily, eterea sconosciuta seduta accanto a lui su un volo di ritorno dall'Inghilterra. A lei, che custodisce un passato denso di misteri, Ted racconta quello che non osa confessare neppure a sé stesso. È vero che l'omicidio potrebbe non essere la più bruciante delle colpe? È vero che alcuni di noi meritano semplicemente di essere uccisi? A poco a poco, Lily trascina Ted in una spirale alimentata in parti uguali dal desiderio e dalla sete di vendetta, nel cuore di una storia capace di rovesciare tutte le nostre certezze.




Questo romanzo mi aspettava da tempo in libreria e vi dico subito che sarebbe stato meglio se l'avessi lasciato lì. 

Ho sprecato sette giorni a leggere di una storia che non ha avuto nessun sapore. Non ho sentito il gusto del thriller, né quello della vendetta. Una delusione che rappresenta un'opinione impopolare in un mare di recensioni positive. 

Una scrittura piatta ha descritto personaggi e trama per nulla coinvolgenti. In alcuni punti si è  toccata la banalità e assurdità per situazioni irreali e ridicole. 

Il grado di noiosità è arrivato a livelli elevati se considerate che le stesse circostanze venivano raccontate da più punti di vista.

Nessun personaggio emerge. Di nessuno mi è interessato sapere il destino. 

Ho continuato la lettura sperando che da un momento all'altro iniziasse il thriller, ma sono arrivata all'ultima pagina e non l'ho trovato!!














































15 settembre 2023

Recensione "Supereroi" di Paolo Genovese - Einaudi

 

Supereroi * Paolo Genovese * Einaudi * pagg. 288



A tenerli insieme è un'incognita che nessuna formula può svelare. Quante possibilità ci sono che le esistenze di due persone, sfioratesi appena in un giorno di pioggia, si incrocino per caso una seconda volta? Così poche da essere statisticamente irrilevanti, direbbe la scienza. Eppure ad Anna e Marco questo accade e riaccade.

11 settembre 2023

Recensione "Fame d'aria" di Daniele Mencarelli - Mondadori

 

Fame d'aria * Daniele Mencarelli * Mondadori * pagg. 180



Tra colline di pietra bianca, tornanti, e paesi arroccati, Pietro Borzacchi sta viaggiando con il figlio Jacopo. D'un tratto la frizione della sua vecchia Golf lo abbandona, nel momento peggiore: di venerdì pomeriggio, in mezzo al nulla. Per fortuna padre e figlio incontrano Oliviero, un meccanico alla guida del suo carro attrezzi che accetta di scortarli fino al paese più vicino, Sant'Anna del Sannio. Quando Jacopo scende dall'auto è evidente che qualcosa in lui non va: lo sguardo vuoto, il passo dondolante, la mano sinistra che continua a sfregare la gamba dei pantaloni, avanti e indietro. In attesa che Oliviero ripari l'auto, padre e figlio trovano ospitalità da Agata, proprietaria di un bar che una volta era anche pensione, è proprio in una delle vecchie stanze che si sistemano. Sant'Anna del Sannio, poche centinaia di anime, è un paese bellissimo in cui il tempo sembra essersi fermato, senza futuro apparente, come tanti piccoli centri della provincia italiana.

04 settembre 2023

Recensione "Il cognome delle donne" di Aurora Tamigio - Feltrinelli

 

Il cognome delle donne * Aurora Tamigio * Feltrinelli * pagg. 416







All’origine c’è Rosa. Nata nella Sicilia di inizio Novecento, cresciuta in un paesino arroccato sulle montagne, rivela sin da bambina di essere fatta della materia del suo nome, ossia di fiori che rispuntano sempre, di frutti buoni contro i malanni, di legno resistente e spinoso. Al padre e ai fratelli, che possono tutto, non si piega mai sino in fondo. Finché nel 1925 incontra Sebastiano Quaranta, che “non aveva padre, madre o sorelle, perciò Rosa aveva trovato l’unico uomo al mondo che non sapeva come suonarle”. È un amore a prima vista, dove la vista però non inganna. Rosa scappa con lui, si sposano e insieme aprono un’osteria, che diventa un punto di riferimento per la gente dei quattro paesi tutt’intorno. A breve distanza nascono il bel Fernando, Donato, che andrà in seminario, e infine Selma, dalle mani delicate come i ricami di cui sarà maestra.

01 settembre 2023

Recensione "Il miglio verde" di Stephen King - Sperling & Kupfer

 

Il miglio verde * Stephen King * Sperling & Kupfer * pagg. 556




Nel penitenziario di Cold Mountain, lungo lo stretto corridoio di celle noto come «Il Meglio Verde», i detenuti come lo psicopatico «Billy the Kid» Wharton o il demoniaco Eduard Delacroix aspettano di morire sulla sedia elettrica, sorvegliati a vista dalle guardie. Ma nessuno riesce a decifrare l'enigmatico sguardo di John Coffey, un nero gigantesco condannato a morte per aver violentato e ucciso due bambine. Chi è Coffey? Un mostro dalle sembianze umane o un essere diverso da tutti gli altri?



Inizio con una premessa: la mia non vuole essere una vera e propria recensione, il libro non è una nuova uscita ed è conosciutissimo. No, il mio è più un racconto della mia esperienza con King, ma non in solitaria.


La mia conoscenza circa Stephen King era riconducibile a una nozione da Wikipedia: scrittore di letteratura fantastica, soprattutto di horror. Quando nel '99 uscì il film "Il miglio verde" ero (ora non so se sono migliorata tanto), ignorante e non sapevo fosse tratto da un suo libro, ben meno vedendolo lo potevo ricondurre a King: non avevo letto nulla di suo e non vi erano tracce di horror nella trasposizione cinematografica.

Per me King era sinonimo di horror!

Dopo ben ventisette anni dalla sua uscita ho accettato l'invito a una lettura comune con @lalibridinosa e @duelettrici.

Sullo stesso divano, in tre!

Tra un "fatti più in là", "spostati che mi fa caldo" e "vai a prendere da mangiare", l'avventura è iniziata ed è stata una meravigliosa scoperta.

Ero quasi sicura di non poter trovare nulla di nuovo e addirittura di annoiarmi: avevo già visto il film!

Niente di più sbagliato, la lettura si è confermata un'esperienza arricchente e non solo di particolari assenti nel film per esigenze cinematografiche, ma di tutte quelle sensazioni che si possono provare in seguito a una lettura così coinvolgente. 

Nonostante conoscessi il finale, ho sperato, ho sperato, ma ho pianto lo stesso.

Non cullatevi su "ho già visto il film". Non fate il mio stesso errore. Rimediate,