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Mai stati così felici * Claire Lombardo * Bompiani * pagg. 680 |
Chicago, anni settanta. David sta per iscriversi a medicina quando incontra Marilyn, studentessa di letteratura. Grande amore istantaneo, rapide nozze, tre figlie in rapida successione, poi, a distanza, la quarta. Una bella casa nei sobborghi; lui medico di famiglia, lei madre a tempo pieno, poi alla guida di un negozio di ferramenta. La fatica ordinaria della vita quotidiana, e quell'amore incrollabile, capace di rinnovarsi, di riaccendersi, di superare le secche e correre rischi e riprendere la sua strada. Una storia esemplare. Ma se i tuoi genitori sono stati così fortunati, o così abili, o tutt'e due le cose, non è detto che tu riesca a imitarli.
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Resta con me * Elizabeth Strout * Fazi editore * pagg. 384 |
Tyler Caskey è una presenza insolita per la comunità di West Arinett. È giovane e i suoi sermoni sono brillanti, frutto di una preparazione e di una sensibilità fuori dal comune. Ed è diverso dalle precedenti guide spirituali che i fedeli hanno conosciuto perché ha carisma, e una moglie di grande bellezza e sensualità accanto. Quasi uno schiaffo di vitalità per tutta la cittadina. Eppure un giorno tutto può cambiare, l'attrazione trasformarsi in sospetto e maldicenza. La giovane signora Caskey muore. Una morte che travolgerà il marito e le loro bambine in modo irreversibile.
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Oltre * Gigi Paoli * Giunti * pagg. 336 |
Due brutali omicidi, nello stesso momento, con le stesse modalità, ma a distanza di mille chilometri l'uno dall'altro, vittime due premi Nobel per la Fisica. È un caso impossibile quello che si trova ad affrontare il professor Piero Montecchi, neuroscienziato per conto del CICAP, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale e sulle pseudoscienze.
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Il velo strappato * Brunella Schisa * HarperCollins * pagg. 220 |
È il 1840, Enrichetta ha diciannove anni e ha da poco perso il padre, Don Fabio Caracciolo, maresciallo del Regno delle Due Sicilie a Reggio Calabria, ultimo figlio del Principe di Forino. Lei è giovane, nobile, innamorata di Domenico. Ma la famiglia di lui non approva l’unione. Sì, Enrichetta vanta ascendenze illustri, ma è priva di solidità economica e il matrimonio non s’ha da fare. Così sua madre, stanca del carattere ribelle della figlia e della sua propensione a scegliere uomini sbagliati, prende una decisione risolutiva: Enrichetta entrerà nel convento di San Gregorio Armeno, a Napoli, e vi resterà fino a quando la situazione finanziaria della famiglia non sarà risolta. A nulla servono le proteste della giovane: i mesi lì dentro diventano anni ed è costretta a prendere i voti. La costrizione la fa ammalare, Enrichetta vuole sfidare le leggi della Chiesa e tornare libera, ma persino le suppliche indirizzate a papa Pio IX vengono respinte. Eppure niente riesce a spegnere la passione che muove il suo animo. Una passione che si fa presto politica e la porta a sposare la causa della rivoluzione contro i Borbone, del sogno di una nuova patria: l’Italia. Brunella Schisa torna a raccontare la sua città natale, Napoli, attraverso una straordinaria eroina, Enrichetta Caracciolo di Forino, monaca, femminista ante litteram, patriota risorgimentale, autrice del bestseller ottocentesco "Misteri del chiostro napoletano", da cui Schisa prende le mosse per il suo romanzo.
Dopo aver letto di una vocazione costretta di un prete in quel di Ibla, chissà perché la mia mente ha voluto proseguire su quest'onda, ma sul versante femminile. La prossima volta devo ponderare meglio le mie scelte relative alla tbr del mese. Avrei dovuto intervallare i due romanzi almeno con una lettura di genere diverso.
Brunella Schisa parte dal romanzo ottocentesco Misteri del Chiostro Napoletano, scritto da Enrichetta Caracciolo di Forino, monaca costretta alla vita claustrale, per raccontarci proprio di questa figura.
La lettura si è rivelata noiosa.
Il tormento della monaca non è a me arrivato. La sua lotta per la libertà negata è passata in secondo piano, ampiamente sovrastata da un registro letterario che, per la mancanza di descrizioni (come la stessa autrice afferma nelle note a fine libro), si è avvicinato molto più a un resoconto storico della Schisa. Solo la presenza dei riferimenti alle vicende politiche dell'epoca hanno dato un'impronta, ma comunque superficiale di storicità.
Peccato perché la penna della Schisa è interessante, scorrevole, ma non ha reso la lettura coinvolgente.
I moti interiori di Enrichetta, la lotta per la libertà non solo personale, avrebbero dovuto rendere viva la lettura. Io invece ho avvertito delle frammentazioni e quando, al termine del libro, mi sono confrontata con le note dell'autrice, ho capito perché.
Ho voluto scrivere un romanzo ottocentesco mondato dalle descrizioni, solo fatti,... Alcuni dialoghi sono presi in blocco dai Misteri... Per non sentirmi in prigione con Enrichetta ho dovuto spezzare il racconto. Alleggerirlo con molti dialoghi...
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