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Via col vento * Margaret Mitchell * Neri Pozza * pagg. 1194 |
Opera pressoché unica di Margaret Mitchell, nata ad Atlanta nel 1900 e cresciuta ascoltando i racconti dei veterani della guerra di Secessione, «Via col vento» conquista i lettori di tutto il mondo grazie a una trama avvincente caratterizzata da colpi di scena, rovesci di fortuna e da un'appassionata storia d'amore; trama che portò i critici a parlare di Grande Romanzo Americano e a osare il paragone con Tolstoj. Ma a rendere straordinarie queste pagine è soprattutto l'anticonvenzionale protagonista: Scarlett O'Hara, la viziata e volubile ereditiera della grande piantagione di Tara, la quale, contando sulle sue sole forze, dovrà cavarsela mentre l'esercito nordista avanza in Georgia.
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Vegliare su di lei * Jean-Baptiste Andrea * La Nave di Teseo * pagg. 480 |
Nel grande gioco del destino, Mimo sembra proprio aver ricevuto le carte sbagliate. Affetto da nanismo, nato in una famiglia di poveri immigrati italiani in Francia, perde il padre, scultore che gli aveva insegnato i rudimenti dell’arte, durante la prima guerra mondiale quando lui è ancora molto piccolo. Incapace di mantenere entrambi, la madre lo affida a uno “zio”, Alberto, in Italia, anche lui scultore, ma dedito più alla bottiglia che allo scalpello. Mimo, però, ha dalla sua un grandissimo talento per la scultura, coraggio e determinazione.
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La vita a volte capita * Lorenzo Marone * Feltrinelli * pagg. 320 |
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere una collezione di scatolette di fiammiferi per poi essere costretto per oltre cinquant’anni a collezionarle davvero. Ormai vedovo e ottantenne, con mille acciacchi e le giornate vuote, Cesare si trova ad affrontare un agosto in città. Nel condominio al Vomero sono rimasti in pochi: c’è la dirimpettaia gattara, ossessionata dalla telecamera al pianterreno; l’amico di una vita con cui Cesare gioca la stessa partita di scacchi da anni; e Lady Blonde, un’adolescente che non si stacca mai dal cellulare. E soprattutto ci sono i ricordi, ricordi subdoli che si insinuano dappertutto.
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Il passato è un morto senza cadavere * Antonio Manzini * Sellerio * pagg. 576 |
Quando viene chiamato su una strada di montagna, al vicequestore Rocco Schiavone basta uno sguardo per capire di trovarsi di fronte a una rottura del decimo livello della sua personalissima classifica. Un ciclista, infatti, è stato vittima di un incidente. Il morto si chiama Paolo Sanna, un cinquantenne che da un po' di tempo abita in zona ma che apparentemente nessuno conosce. Dai primi accertamenti risultano subito delle stranezze. Sanna era abbiente se non addirittura ricco, ma senza occupazione, nel tempo aveva cambiato periodicamente residenze in tutto il Nord Italia, sporadiche e superficiali amicizie, qualche amore senza conseguenze, parenti lontani e poco frequentati: insomma, «una specie di ectoplasma ai margini della società».
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