IL RUMORE DELLA PIOGGIA * Gigi Paoli * Giunti editore * pagg. 288 |
Sono ormai alcuni giorni che Firenze è sferzata da una pioggia battente e, come se non bastasse, la visita del presidente israeliano ha completamente paralizzato la città. Carlo Alberto Marchi è intrappolato nella sua auto che da casa lo porta al Palazzo di Giustizia, quando apprende una notizia davvero ghiotta per un cronista di giudiziaria a corto di esclusive: all'alba, in un antico palazzo di via Maggio, la prestigiosa strada degli antiquari, viene trovato morto con ventitré coltellate l'anziano commesso del negozio di antichità religiose più rinomato di Firenze.Un caso molto interessante anche perché il palazzo è di proprietà della Curia e sopra al negozio ha sede l'Economato. Marchi si mette come un mastino alle calcagna dei magistrati nella speranza di tirar fuori uno scoop e chiudere finalmente la bocca al direttore del Nuovo Giornale. Sempre correndo come un pazzo, intendiamoci, perché a casa c'è Donata, la figlia di dieci anni che inizia a lanciare i primi segnali di un'adolescenza decisamente in anticipo. Ma stavolta conciliare il ruolo di padre single con quello di reporter d'assalto sembra davvero un'impresa disperata: sì, perché c'è tutto un mondo che ruota intorno al delitto di via Maggio e le ipotesi che si affacciano sono sempre più inquietanti. Su tutte, l'ombra della massoneria, che in città è prospera e granitica da secoli. E l'inchiesta corre veloce in una Firenze improvvisamente gotica e oscura.
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Una dissetante bevuta d'acqua in giornate afose rese tali da una precedente lettura arida: questa è stata la sensazione provata dopo aver letto il primo libro di Gigi Paoli riguardante le inchieste di Carlo Alberto Marchi.
Giornalista fiorentino, fornirà un punto di svolta per la risoluzione di un caso di omicidio.
Paoli mette in campo la propria professionalità e competenza per farci conoscere i segreti del mestiere.
Le pedine del romanzo si muovono tra vicoli, piazze e palazzi della città di Firenze e, la sua descrizione, fatta con dovizia di particolari e peculiarità che solo un oriundo, amante della propria città 'può elargire, fornisce, in questo caso un'immagine un po' cupa, quasi gotica, ma adatta alle note suonate dalla vicenda narrata e dal rumore della pioggia che non vuole saperne di smettere.
La scrittura rende fluidi e scorrevoli intrecci per portarci ad un finale che, fino all'ultimo non è quello che ci si aspetta.
L'edizione della Giunti che raccoglie in un unico tomo le prime tre inchieste di Carlo Alberto Marchi permette di soddisfare immediatamente la voglia di continuare a leggere.
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