- 07:45
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Labirinti * Franck Thilliez * Fazi * pagg. 400 |
Il nuovo capolavoro del re del thriller francese, autore da nove milioni di copie vendute e maestro assoluto del rompicapo letterario.
Una giovane poliziotta, Camille Nijinski, si trova nello studio del dottor Fibonacci, uno psichiatra che si accinge a raccontarle una storia incredibile di cui è l’unico depositario. Si tratta della testimonianza raccolta da una paziente, la quale è stata trovata priva di sensi e di memoria in un bosco accanto al cadavere di un uomo.
- 08:00
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C'ERA DUE VOLTE * Franck Thilliez* Fazi editore * pagg. 500 |
Nel 2008, in un piccolo paese di montagna, il tenente Gabriel Moscato è alla disperata ricerca della figlia, diciassettenne piena di vita scomparsa da un mese. Uniche tracce la sua bicicletta, i segni di una frenata e poi più nulla. Deciso a indagare sull’hotel due stelle dove la ragazza aveva lavorato l’estate precedente, Moscato si stabilisce nella stanza 29, al secondo piano, per esaminare il registro degli ospiti. Legge attentamente ogni pagina, prima di addormentarsi, esausto dopo settimane di ricerche infruttuose. All’improvviso, viene svegliato da alcuni suoni attutiti. Quando si avvicina alla finestra, si rende conto che piovono uccelli morti. E ora è nella stanza 7, al pianoterra dell’hotel. Si guarda allo specchio e non si riconosce; si reca alla reception, dove apprende che è il 2020 e che sono dodici anni che sua figlia è scomparsa: la memoria gli ha giocato uno scherzo crudele. Quello stesso giorno il corpo di una giovane donna viene trovato sulla riva del fiume Arve...
🌟🌟🌟🌟🌟
Già dalle prime pagine l'atmosfera è ben delineata.
Alloggiare in un hotel che esiste solo perché vicino c'è una prigione. Altrimenti quale turista andrebbe in uno sperduto paese di montagna adagiato ad una parete di roccia? Aggiungiamoci una scena alla Hitchcock presa da "Gli Uccelli" (o se volete dal racconto di Daphne du MAurier a cui si ispirò il famoso regista) e il quadro è fatto.
La trama si presenta, infatti, composta da fili apparentemente slegati, ma poi la genialità dell'autore li fa annodare tra loro, per darci l'illusione di una grande confusione e, solo dopo aver terminato tutti gli intrecci, ci troviamo ad ammirare un quadro delineato in tutti i suoi aspetti.
Poveri illusi!
Niente è scontato con Thilliez. Niente.
Se la storia del romanzo sembra chiusa, lo scrittore con una sua nota (DA LEGGERE ASSOLUTAMENTE ALLA FINE) è in grado di farci saltare dalla poltrona per urlargli contro, come se stesse dinanzi a noi!
Con questo suo secondo romanzo da me letto, Thilliez si conferma non solo uno scrittore in grado di costruire thriller per nulla scontati e banali, ma anche di corredarli di quel tocco di "pepe", fatto di enigmi da risolvere che ti fanno solo aumentare la voglia di leggere ancora e di sperare che il seguito esca al più presto.
- 11:26
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IL MANOSCRITTO * Franck Thilliez * Fazi editore * pagg..478 |
Léane Morgan è considerata la regina del thriller, ma firma i suoi libri con uno pseudonimo per preservare la propria vita privata, che ha subito un profondo sconvolgimento: sua figlia Sarah è stata rapita quattro anni prima e la polizia ha archiviato il caso come omicidio a opera di un noto serial killer, pur non essendo mai stato ritrovato il corpo della ragazza. Dopo la tragedia, del suo matrimonio con Jullian non è rimasto che un luogo, la solitaria villa sul mare nel Nord della Francia che Léane ha ormai abbandonato da tempo; ma quando il marito viene brutalmente aggredito subendo una perdita di memoria, lei si vede costretta a tornare in quella casa, carica di ricordi dolorosi e, adesso, di inquietanti interrogativi: cosa aveva scoperto Jullian, perso dietro alla ricerca ossessiva della verità sulla scomparsa della figlia? Intanto, nei dintorni di Grenoble, viene ritrovato un cadavere senza volto nel bagagliaio di una macchina rubata: potrebbe forse trattarsi di un'altra vittima del presunto assassino di Sarah. Le intuizioni del poliziotto Vic, dotato di una memoria prodigiosa, permetteranno di incastrare alcuni tasselli del puzzle, ma altri spaventosi elementi arriveranno a confondere ogni ipotesi su una verità che diventa sempre più distante, frammentaria e, inevitabilmente, terribile.
🌟🌟🌟🌟🌟
Un romanzo nel romanzo.
Si presenta così il libro di Thilliez e questo biglietto da visita non fa prevedere una lettura tanto semplice e lineare. Le vicende che si svolgono nel nord della Francia sono intricate e la scrittura dell'autore trasmette pienamente l'ansia, la tensione e la drammaticità della storia. Avverti tutto dentro di te, fino alle ossa, come l'umidità della nebbia che avvolge "l'ispiratrice", la villa, nella baia dell'Authie, dove Léane porta a termine il suo romanzo di successo.
Il livello di tensione aumenta e diminuisce come le maree, ma senza mai scomparire del tutto.
Le descrizioni degli ambienti, accurate, ma mai polisse, si alternano a quelle dei sentimenti dei protagonisti e la scrittura ansiogena si prende una piccola pausa per far respirare e regolarizzare il battito, ma il tempo è poco.
Occorre andare avanti.
La genialità di Thilliez sembra venir meno quando il finale si palesa in maniera quasi scontata.
Sembra.
È solo un'illusione.
Il genio non è andato via.
È dietro di noi.
O davanti ai nostri occhi?
- 07:34
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SCOMPARSA * Chevy Stevens * Fazi editore * pagg. 364 |
È una mattina d'estate qualunque per la giovane agente immobiliare Annie O'Sullivan. Quel giorno, le sue uniche preoccupazioni sono l'ennesima lite con la madre, l'open house da organizzare in una casa in vendita nel pomeriggio e la cena con Luke, il suo fidanzato. L'open house va per le lunghe, ma quando si presenta un potenziale acquirente dal sorriso gentile, Annie pensa che possa essere il suo giorno fortunato. Non è così. L'uomo le punta una pistola addosso e, dopo averla drogata, la chiude in un furgone. Al risveglio, Annie scopre di essere stata portata in una casa sperduta tra le montagne. Dove si trova? E chi è quell'uomo? Intrecciato con la storia dell'anno di prigionia che viene svelata durante gli incontri con la psichiatra - un secondo filo narrativo racconta l'incubo del ritorno dopo la liberazione: la lotta di Annie per ricomporre un'esistenza ormai spezzata, le ricerche della polizia per identificare il rapitore e il turbamento per la consapevolezza che questa esperienza, sebbene conclusa, è molto lontana dall'essere superata. Un thriller mozzafiato, una storia di paura e dolore, ma anche di sopravvivenza, della forza di raccontare e di esplorare i recessi più oscuri della psiche umana, dove la verità non sempre rende liberi.
🌟🌟🌟🌟
Confermo pienamente ciò che la sinossi dichiara: è un thriller mozzafiato.
Uno di quelli che ti tiene incollata, con ansia, paura, rabbia e voglia di gridare : "Aiuto!".
La protagonista, un'agente immobiliare rapita da uno squilibrato, ci porta a conoscenza della sua tragedia parlandone in prima persona, rivolgendosi non ad un ipotetico lettore, ma alla sua psicoanalista.
Sappiamo sin da subito che è riuscita a scappare dal suo rapitore, ma ciò non toglie nulla alla storia.
Assistiamo al suo svelarsi, alla voglia di liberarsi di un peso immane racchiuso dentro di sé, ma anche alla paura di farlo perché la ferita potrebbe riaprirsi e non guarire più.
La Stevens ce lo racconta con una scrittura coinvolgente che scatena un turbinio di emozioni per poi scoppiare in un dolorosissimo colpo di scena.
- 07:22
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IL VIAGGIO DI HALLA * Naomi Mitchison * Fazi Editore * 148 pagg |
🌟
Una doverosa premessa alla quale spero voi crediate: io il libro l'ho letto. L'ho finito perché di poche pagine (poco meno di 150), ma se ce ne fosse stata qualche altra penso che avrei preso il volume e lanciato dalla finestra.
Una storia piatta. Capace di suscitare il nulla in me. Nessun coinvolgimento, nessun pathos, niente se non l'ansia di finirlo per il susseguirsi di eventi riuniti insieme come un tipico "Bignami". E' proprio un riassunto, fatto pure male, di una storia che, dipanata in maniera diversa sarebbe potuta essere una interessante storia fantasy. Qui si passa da Halla cresciuta dagli orsi a Halla cresciuta dai draghi nel giro di poche righe per trovarla poi, ma non molto "poi" a parlare con i cavalli in tutt'altro luogo!
Naomi Mitchison viene definita come un'intima amica di Tolkien tanto che lesse in anteprima alcune sue opere. Ebbene, il suo scritto è un condensato di elementi tipici del fantasy dell'epoca e utilizzati anche dallo scrittore inglese, ma che non si avvicina minimamente alla grandezza tolkieniana.
- 16:48
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