Recesnsione Labirinti di Franck Thilliez - Fazi editore

08:00

Labirinti * Franck Thilliez * Fazi * pagg. 400

 







Il nuovo capolavoro del re del thriller francese, autore da nove milioni di copie vendute e maestro assoluto del rompicapo letterario.

Una giovane poliziotta, Camille Nijinski, si trova nello studio del dottor Fibonacci, uno psichiatra che si accinge a raccontarle una storia incredibile di cui è l’unico depositario. Si tratta della testimonianza raccolta da una paziente, la quale è stata trovata priva di sensi e di memoria in un bosco accanto al cadavere di un uomo. Camille, incaricata di seguire le indagini, ha bisogno di capire di più riguardo a questa improvvisa perdita di memoria, ma lo psichiatra ha molto altro da rivelarle. Prima di dimenticare tutto, la sua paziente ha condiviso con lui i fatti del suo passato: una storia lunga e complessa, senza dubbio la più straordinaria che Camille ascolterà in tutta la sua carriera. Le protagoniste sono cinque. Tutte donne. La giornalista, la psichiatra, la rapita, la scrittrice… E la quinta? La quinta donna è il filo del labirinto, è colei che fornirà le risposte a tutte le domande e, forse, anche una via d’uscita.
La mente geniale dell’autore ha dato vita a un vero e proprio labirinto infernale cosparso di tranelli e vicoli ciechi, in cui il lettore verrà intrappolato insieme ai protagonisti.

Franck Thilliez non si stanca mai di giocare… ma questo i suoi lettori più affezionati lo sanno già.





Eravamo in trepida attesa del ritorno di Thilliez.
Così in ansia e impazienti per un seguito a "Il Manoscritto" e "C'era una volta" che, pur di mettere fretta all'autore, era pronto un pullman per una spedizione (che si sarebbe trasformata in punitiva). 
Forse l'odore del pericolo o del cibo preparato da la Bacci e dalle due Laura (credo più questo), Thilliez ha sfornato non altro cibo, ma "Labirinti". 

È il seguito dei due precedenti che ho menzionato, ma potrebbe leggersi anche da solo. Io non consiglio questa seconda opzione. Credo proprio che la carica accumulata nella lettura dei due romanzi che vedono protagonista lo scrittore Caleb, abbia reso questa di Labirinti ancor più intrisa di tensione e coinvolgimento.
 Un romanzo corale in cui, la figura femminile riempie le scene, a partire da Camille Nijinski, poliziotta che dovrà scoprire perché la paziente dello psichiatra Fibonacci è stata trovata in un bosco, accanto a un cadavere e priva di memoria. Passeremo poi a scoprire quattro delle cinque protagoniste e, l'ultima, sarà quella che chiarirà ogni cosa. Forse.

Un romanzo costruito proprio come un labirinto.

La genialità di Thilliez ha fatto nuovamente centro nella mia testa. Se n 'è impossessato e mi ha portato nel dedalo.

Mi ha introdotto nei suoi meandri illudendomi che fosse un labirinto molto semplice e prevedibile. Povera sciocca!! (o cretina, come direbbe qualcun altro).
Tante volte sono andata a sbattere contro il muro di una storia con dinamiche scontate e superficiali dimenticando che stavo camminando tra le parole di un genio del thriller che, di scontato e superficiale, non ha nulla; in grado di manovrare splendidamente il mio cervello.

Ho creduto di trovare scorciatoie che portassero alla soluzione dimenticando che nel labirinto, la via d'uscita è una sola.

Thilliez scrive con un ritmo altamente coinvolgente. Non ho trovato elementi ridondanti o noiosi. La noia non può giocare con Franck.


Tutto è stato incalzante, non c'è stato tempo per fermarsi. A volte ho provato la sensazione di oppressione per il mio cammino in spazi chiusi, che non davano respiro. Ho dovuto correre per trovare la via d'uscita e, quando l'ho trovata, è stato un colpo di scena, una boccata di ossigeno a pieni polmoni e non perché sia stata brava io, no! Ho preso coscienza che anche stavolta Thilliez mi ha manovrato come ha voluto per accompagnarmi alla fine del labirinto. 

Il maestro del thriller ha giocato ancora. Io ho accettato di giocare, ma anche stavolta ha vinto lui.

Chapeau.







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