RECENSIONE 'AVETE PRESENTE L'AMORE' DI DOLLY ALDERTON - RIZZOLI

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Avete presente l'amore * Dolly Alderton * Rizzoli * pagg.368


Trentacinquenne con il sogno di diventare uno stand-up comedian di successo, Andy è un’anima che gira a vuoto. Da quando la sua ragazza l’ha lasciato, ha in testa mille domande su di sé, ma una più delle altre lo tiene sveglio e lo sballotta per le strade di Londra: perché l’unica donna che abbia mai davvero amato se ne è andata così, dall’oggi al domani? Senza più una casa, Andy si trasferisce prima dalla madre e poi nella camera degli ospiti di una coppia di amici, e intanto divaga: giorno e notte si abbandona a gratuiti esercizi mentali, compila lunghe liste di dubbi su Jen, sulla fine della loro relazione, sperando così di sciogliere il mistero dei propri insuccessi e di riuscire a voltare pagina. Tra fallimenti professionali, grotteschi tentativi di riallacciare i rapporti con ex fidanzate dei tempi della scuola, sbronze sconsolanti e coinquilini complottisti ultrasettantenni, capirà che per uscire dalla prigione della propria nostalgia e diventare finalmente l’adulto che si è sempre rifiutato di essere, dovrà mettere in discussione tutto quello che credeva di sapere sulle donne, su se stesso e sull’amore. Con l’ironia e l’acume che l’hanno resa un’autrice di culto in tutto il mondo, Alderton torna alle origini e mette in scena relazioni, rotture e cuori infranti di una generazione di uomini e donne alle prese con la sfida più grande: sopravvivere all’età adulta.




Andy e i suoi 35 anni. Già deve fare i conti con una calvizie incipiente e una carriera da comico che stenta a decollare, se poi a ciò si aggiunge il fatto che Jen lo ha lasciato, comprendiamo bene il perché  stia per cadere in depressione.
Gli amici possono aiutare certo, ma quando questi hanno famiglia e figli piccoli, la cosa diventa più difficile.
Stilare i punti per cui è un bene che non stia più con Jen è uno strumento terapeutico poco efficace se continui a frequentare i social per riuscire a spiare momenti della sua quotidianità.

Riuscirà Andy a sopravvivere al distacco? Ed eventualmente, come?

È il primo romanzo che leggo della Alderton e devo dire che mi ha piacevolmente sorpreso perché non mi aspettavo che l'io narrante fosse quello maschile. In effetti, non so perché, ma credevo di dover leggere di lei (questo vi fa capire come io non abbia letto la trama, ma mi sia fidata del "PRENDILO!" di una mia spacciatrice di libri di fiducia: sì, sempre lei: @lalibridinosa

Un ulteriore elemento di sorpresa è stato il cambiamento dell'io narrante. Quando ormai, quasi alla fine, aspettavo una chiusura della storia da parte di Andy, ecco che a chiudere è quello di Jen così da lasciarmi meravigliata e con un senso di soddisfazione nel sentire l'altra campana. 

La storia, con la scrittura familiare che non ha sfociato nella banalità, è andata scivolando tra aggrovigliamenti psicologici, risollevamenti, cadute e ancora riprese di coraggio.

Caratterizzazioni complete, Capacità di tradurre il pensiero maschile e in un colpo passare a quello femminile, ironia: sono queste le peculiarità che mi hanno colpita di questa scrittrice e che mi hanno trattenuta piacevolmente in questi giorni.




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