RECENSIONE 'LA VOLTA GIUSTA' DI LORENZA GENTILE - FELTRINELLI
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| La volta giusta * Lorenza Gentile * Feltrinelli * pagg. 320 |
Sarà la volta giusta? Lucilla se lo chiede sempre, ma le cose non vanno mai come dovrebbero.
Dopo una serie di uomini sbagliati e tentativi di adattarsi pur di essere amata, incontra Enrico. Insieme vincono un bando per gestire una locanda in un “Comune polvere”, un paesino a rischio di spopolamento sulle Alpi Marittime. Sembra l’occasione ideale, finalmente. Milleduecento metri di altitudine. Quindici anime, più due. Peccato che una sia in ritardo.
Lucilla si ritrova sola, nel sogno di un altro e con un contratto che prevede la presenza di una coppia. Restare o fuggire? Fingere di essere in due o imparare a contare su se stessa?
Intanto le viene in aiuto la gente del luogo. Eliseo, il custode delle tradizioni locali; Nives, esperta di erbe e madre resiliente; un giapponese misterioso che comunica solo attraverso un traduttore simultaneo; Libero, architetto diviso tra la montagna e la metropoli, che con Lucilla sembra capirsi senza bisogno di troppe parole.
Ma nel cuore dell’inverno, con le tubature ghiacciate e i ricordi che bussano alla porta, emerge pian piano che ognuno custodisce un segreto, e che ogni vita, anche se in apparenza perfetta, ha luci e ombre.
All’arrivo della primavera, Lucilla inizierà a comprendere che, quando si tratta di trovare il proprio posto nel mondo, non ci sono scelte giuste o sbagliate: in città o in montagna, da soli o in coppia, è solo una questione di sintesi personale. Quale sarà la sua?
Raccontata con la grazia e la scrittura luminosa di Lorenza Gentile, un’incantevole storia di rinascita: il momento in cui smettiamo di adattarci agli altri è molto spesso quello in cui iniziamo a vivere davvero.
Una vita in cui delusioni si susseguono una dopo l’altra, portano spesso a decisioni forti per rinascere o soccombere. Entrambe però, richiedono coraggio.
Lucilla, la protagonista del romanzo, le delusioni le stava collezionando soprattutto in campo sentimentale, quando finalmente incontra Enrico che la porta a ritrovare il coraggio per fare una svolta insieme, cambiando completamente aria. Quale occasione migliore se non partecipare a un bando per far nascere una locanda in un paesino di poche, pochissime anime?
La voglia di cambiare strada c’è tutta e anche quando questa tenderà a scomparire, ci penseranno i pochi abitanti del paesino a fargliela tornare. Sono persone tipiche di “montagna” quelle caratterizzate da una saggezza, essenzialità, lentezza nei ritmi di vita quotidiani. Sono queste che porteranno Lucilla a trasformare la sua completa negatività nel riconoscersi assolutamente incapace di ogni cosa, alla scoperta delle sue qualità, i suoi pregi. Grazie a loro e grazie anche alla montagna, anch’essa un personaggio a tutto tondo, Lucilla riesce a smettere di sottolineare i suoi errori, i suoi fallimenti e a capire come questi debbano essere considerati parte di un passato che è storia, non c’è più. Impara a vivere il presente per quello che è: un dono. Lucilla deve liberarsi da questo fardello che le condiziona il suo “oggi” e la montagna l’aiuterà. Qui conta solo il presente; del passato, del suo passato non importa a nessuno.
Nel suo trascorso erano gli altri protagonisti perché lei si annullava riempendosi di interrogativi che non riguardavano la sua vita.
Lorenza Gentile scrive ancora una storia che tocca il cuore trasmettendo ottimismo, sensazioni positive che dicono fiducia in sé stessi, riscoperta di sé. La sua scrittura morbida si sposa bene con la lentezza che questa nuova vita richiede e, la montagna, con i suoi tempi, è stata lo scenario perfetto per veder nascere una nuova Lucilla.




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