- 14:00
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Quando le gru volano a sud* Lisa Ridzén * Neri Pozza * pagg.336 |
Bo ha ottantanove anni e la sua solitudine viene interrotta soltanto dalle visite degli assistenti domiciliari che si prendono cura di lui. Per il resto, non c'è molto che abbia sapore. Nemmeno i pasticcini alla panna montata che il figlio Hans si ostina a comprare e mettergli nel frigo. Bo è arrabbiato con il suo corpo che non obbedisce più, con le sue braccia un tempo forti che ora non riescono a fare più nulla, con le sue dita gonfie che non sanno più nemmeno aprire il barattolo che contiene lo scialle preferito di sua moglie Fredrika. Lo scialle che conserva ancora il suo profumo.
- 18:00
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Promettimi che non moriremo * Mara Carollo * Rizzoli * pagg. 624 |
Quando suo padre torna a casa dalla guerra, nel 1918, Caterina non lo riconosce. È sporco, magro e ha gli occhi spenti: a cinque anni Nina per la prima volta sente di avere paura della morte. Sa già cosa comporta nascere sulle montagne venete, in una contrada di poche case dove vita vuole dire lavoro nei pascoli e fatica nei boschi. Il giorno in cui Mario, il compagno di giochi nei fienili e di corse tra i campi, parte per Milano dove lo aspettano la scuola, vestiti sempre bianchi e un futuro migliore, Caterina inizia a desiderare un'esistenza diversa.
- 18:00
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Io sono qui * Angie Kim * Heloola Books * pagg.512 |
«Non chiamammo subito la polizia.» Con queste parole si apre un romanzo indimenticabile. A pronunciarle è Mia, 20 anni, irriverente e iperanalitica voce narrante. Mia inizialmente non si preoccupa quando suo padre e suo fratello minore Eugene non rientrano dopo una passeggiata in un parco vicino. Ma quando Eugene torna a casa da solo, sanguinante e sconvolto, diventa chiaro che qualcosa di grave è accaduto: suo padre è scomparso e l’unica persona che potrebbe sapere cosa gli sia successo è proprio Eugene, che, tuttavia, a causa di un'anomalia nello 0,00000003 percento del suo DNA, è perennemente sorridente e non può parlare. Mentre il mistero della scomparsa del padre si intreccia con il mistero della condizione umana stessa, una domanda sorge spontanea: conosciamo davvero le persone che amiamo?
Adam è scomparso. Non si sa che fine abbia fatto. L'unico che può sapere qualcosa è Eugene, ma Eugene non parla. È affetto dalla sindrome di Agelman che comporta gravi disabilità motorie e cognitive, assenza della parola e problemi del comportamento che ricadono nello spettro autistico. Eugene era con il padre quando quest'ultimo è scomparso. Lui sa, ma ha tutto dentro. Come poter intervenire su Eugene per sapere cosa è realmente è successo?
Da questo punto interrogativo, si dipana la storia che ci viene raccontata da Mia, sorella di Eugene. E dalle prime righe in cui il libro veste i panni di un thriller familiare, piano piano si svela per mostrare la sua vera natura: un romanzo psicologico.
Mia, in maniera chirurgica analizza le situazioni per formulare supposizioni, teorie, svilupparle usando studi di psicologia e appunti scritti dal padre. Un'analisi che in un primo momento trasmette freddezza e distacco, quasi cinismo, ma con l'avanzare delle pagine viene fuori un rapporto con il fratello gemello, John, che appare nella vicenda come la parte più lontana dall'applicazione di metodi e teorie applicate alla realtà. Due passi dietro di loro c'è Hannah, la madre. Un po' più indietro in quanto a interazioni verbali, ma il suo è un ruolo fondamentale all'interno della famiglia che si vede sconvolta dalla scomparsa di Adam. È un mistero questo che fa da sottofondo a quella che per me è stata la vera storia: riuscire ad entrare nella mente di Eugene.
Dall'analisi di Mia essa stessa si rende conto che, l'approccio avuto con Eugene fino ad allora era stato corretto, ma limitato da pregiudizi che non avevano consentito di aiutare il fratello. Grazie al supporto di una terapista verranno fuori realtà che non credevamo poter appartenere a Eugene. L'analisi è approfondita, lunga e spesso molto dettagliata e tecnica e io mi sono immersa completamente quasi da dimenticare l'evento da cui tutto è partito e quando sembrava completamente cancellato, faceva capolino per riportare lo stato di mistero. È evidente lo studio accurato fatto dall'autrice e mi sono soffermata su tante considerazioni che Mia fa, forse perché sono coinvolta personalmente. Ho trovato tanti spunti di riflessione importanti sulla famiglia (in particolare sul rapporto con il padre) e sui tanti pregiudizi che costringono, chi è affetto da patologie di questo tipo, a vivere in maniera limitata e sofferente.
Angie Kim con il suo stile mi ha catturato, coinvolto e ho apprezzato la capacità di coniugare un thriller con l'analisi psicologica di una condizione purtroppo ormai troppo diffusa.
- 18:00
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Mie magnifiche maestre * Fabio Genovesi * Mondadori * pagg. 240 |
Isolina ha salvato il suo matrimonio la notte in cui ha piantato una falce nel fianco di suo marito. Benedetta era la più bella della spiaggia, ma piuttosto che diventare Miss Cuore di Panna ha preferito darsi alle droghe pesanti. Con Gilda i funerali diventavano feste di compleanno. Azzurra a scuola aveva il Sostegno, ma era lei a non sostenere la banalità degli altri. Poi Irene, la migliore amica dei bambini piccoli e dei mostri giganti. E Violetta, troppo impetuosa per il suo fisico massiccio, che trasformava ogni abbraccio in una frattura. Anime intense e fiammeggianti, riunite in una sola, clamorosa famiglia. Non di quelle rigide, basate sul sangue, ma più libera e ariosa, tenuta insieme dalla colla calda dell’amore. Sono le zie e le nonne di Fabio, che questa settimana compie cinquant’anni, anche se nessuno ci crede e lui meno di tutti.
- 18:00
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La strada giovane * Antonio Albanese * Feltrinelli * pagg. 128 |
Nino, giovane panettiere siciliano, viene catturato dopo l'8 settembre. Dell'armistizio non ha capito granché, credeva che i tedeschi lo rispedissero a casa dalla sua famiglia, nelle Madonie, invece quel treno lo ha portato in un campo di prigionia in Austria, a patire fame, freddo e paura. Nino è un IMI, un internato militare, senza nemmeno i diritti di un prigioniero. Qualche conforto gli viene dall'amicizia con Lorenzo, un giovane toscano colto e spigliato, che con lui lavora nelle cucine governate dal Piemontese, un gigantesco macellaio. Insieme, i tre colgono l'occasione dello scompiglio per i festeggiamenti di capodanno del '44 per fuggire.
- 18:00
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La grande sete * Erica Cassano * Garzanti * pagg. 384 |
Anna ha sete. Tutta la città ha sete, da settimane. C’è chi li chiamerà i giorni della Grande Sete, e chi le ricorderà come le Quattro Giornate di Napoli. È il 1943 e l’acqua manca ovunque, tranne che nella casa in cui Anna vive con la sua famiglia. Mentre davanti alla Casa del Miracolo si snoda una fila di donne che chiede quanto basta per dissetarsi, lei si domanda come mai la sua sete le paia così insaziabile. Perché quella che Anna sente è diversa: è una sete di vita e di un futuro di riscatto. A vent’anni vorrebbe seguire le lezioni alla facoltà di Lettere, leggere, vivere in un mondo senza macerie, senza l’agguato continuo delle sirene antiaeree. Ma non c’è tempo per i sogni.
- 18:00
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Se i gatti potessero parlare * Piergiorgio Pulixi * Marsilio * pagg. 352 |
La libreria Les Chats Noirs di Marzio Montecristo è stata scelta come “libreria galleggiante” per un evento esclusivo: il celebre giallista Aristide Galeazzo, uno degli autori più amati e discussi del panorama italiano, scriverà i capitoli finali del suo nuovo romanzo Maestrale di sangue proprio a bordo di una nave da crociera. La casa editrice Polpicella ha organizzato un tour che circumnavigherà la Sardegna, facendo tappa nei principali porti. A ogni sosta, i lettori saliranno a bordo per assistere a presentazioni sotto le stelle e tornare a terra con una copia autografata. Il richiamo ad Assassinio sul Nilo è evidente e il marketing dell’editore ci ricama sopra. Marzio, però, non è per nulla entusiasta – detesta Aristide Galeazzo –, tuttavia la libreria naviga in cattive acque, e questa è un’opportunità da non perdere.
- 19:00
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Celebre * Maud Ventura * SEM * pagg. 368 |
Cléo è cresciuta in una famiglia franco-americana, entrambi i genitori sono professori universitari un po’ annoiati dalla vita e parecchio scontati. Lei invece, da quando è bambina, coltiva un sogno: diventare una cantante famosa. Voce, carisma e capacità espressive non le mancano. In più, la doppia origine potrebbe aggiungere quel tocco di fascino internazionale. Il vero ingrediente, però, è un altro: l’ossessione di farcela a tutti i costi. Passano gli anni e Cléo supera ogni ostacolo che le si presenta davanti, accumulando ferite e fallimenti senza mai mollare. Finché, con grande sorpresa di molti tranne che sua, diventa una star mondiale. Ma la strada che ha percorso per raggiungere il successo è lastricata di risvolti oscuri.
- 18:00
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Il dio dei boschi * Liz Moore * NNE editore * pagg. 544 |
È l’estate del 1975 quando Barbara Van Laar, adolescente problematica, scompare da Camp Emerson, il campo estivo fondato dalla sua ricca famiglia nel parco delle Adirondack. La notizia fa subito scalpore: anni prima anche suo fratello Bear è sparito nei boschi in circostanze misteriose, e non è mai stato ritrovato. La giovane investigatrice Judyta Luptack comprende subito che tutti nascondono qualcosa: gli uomini della famiglia, che ai tempi di Bear hanno tardato a chiamare i soccorsi; la madre dei ragazzi, incapace di riprendersi dal dolore; il capitano della polizia, che ancora una volta ha fretta di trovare un colpevole, e Tracy, l’unica amica di Barbara al campo e l’unica a conoscere i suoi movimenti segreti.
- 18:00
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Katie * Michael McDowell * Neri Pozza * pagg. 440 |
Quando Philomena Drax riceve una lettera dal nonno, caduto nelle grinfie della crudele famiglia Slape che mira ai suoi soldi, si precipita in suo aiuto. Ma non ha fatto i conti con Katie Slape, giovane selvaggia, ladra spietata, veggente assassina. Fra sedute spiritiche, incendi, spettacoli di cabaret e due colpi di martello, le due si rincoreranno come in una danza macabra nell’America della Gilded Age. Perché nessuno sfugge alla furia di Katie.
Katie, scritto nel 1982, è l'ultima pubblicazione di Michael McDowell portata in Italia dalla casa editrice Neri Pozza. Dello stesso autore ho letto la saga di Blackwater che ho particolarmente apprezzato. Non ho letto 'Gli aghi d'oro' per via di recensioni non entusiasmanti, ma per Katie sono stata spinta all'acquisto da una trama che mi è apparsa intrigante.
Siamo nel 1871 e anche se il titolo dell'opera fa pensare a Katie come la protagonista, in realtà il personaggio principale è Philomena Drax, giovane che vive con la madre a New Egypt, in condizioni di povertà estrema.
Una vita buia, tetra come è l'atmosfera che permea tutto il romanzo, ma uno spiraglio di luce Philo lo vede quando giunge loro una lettera da parte del nonno che chiede aiuto. È malato e sua nuora, risposatasi dopo la morte del figlio, è lì con Katie, figlia del nuovo marito . L'anziano non fa che attendere la sua fine per poter intascare l'eredità. Philo si reca alla fattoria del nonno e qui incontra Katie che, per come descritta, non ha nulla di angelico. Da questo incontro scaturiranno una serie di eventi alimentati dalla infinita avidità di Katie e dalla sete di giustizia di Philo.
Se però il personaggio di Katie indossa perfettamente gli abiti della ragazza che trova appagamento solo quando uccide e riesce ad accumulare denaro, quello di Philo non regge assolutamente il forte desiderio di rivendicazione dei propri diritti. Dalla narrazione esce come una figura troppo debole e ingenua. Due personaggi antitetici, ma squilibrati. La bilancia pesa a favore di Katie per la sua forza, determinazione e intraprendenza. Anche l'aspetto horror che nella saga Blackwater era dominante, qui c'è ma è più secondario. Lo stile di McDowell è confermato, ma la storia si è rivelata ai miei occhi come una "piacevole" lettura, ma senza quel forte coinvolgimento che mi sarei aspettata dallo scrittore americano.
- 18:03
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Più grande del cielo * Virginie Grimaldi * e/o * pagg. 240 |
Elsa, quarantenne, madre del piccolo Tristan, divorziata da poco, lavora in un’agenzia di pompe funebri, dove ha il delicato ruolo di ricevere, ascoltare e consigliare i clienti, gente solitamente addolorata e smarrita se non addirittura affranta. Anche lei viene colpita dal lutto quando muore l’amato padre: è un dolore cocente, un colpo da cui non riesce a riprendersi, un’ossessione per liberarsi dalla quale non le resta altra scelta che ricorrere alle cure di uno psichiatra. Vincent, più o meno la stessa età, padre di due figlie, divorziato da poco, è uno scrittore di successo, un autore di bestseller che viene invitato in tutte le fiere e saloni del libro e ha migliaia di fan che restano in fila per ore pur di ottenere un autografo. Eppure non è felice. Dentro di lui c’è qualcosa di rotto, forse un trauma antico, un blocco che gli impedisce di amare, quindi di vivere, e per risolvere il quale non ha altra scelta che ricorrere alle cure di uno psichiatra. Nella sala d’attesa del dottor Chaumet avviene l’incontro, un incontro che per la verità sfiora la rissa. Non è un colpo di fulmine, è un’antipatia reciproca e immediata, ma è anche l’inizio di una riscoperta di se stessi e di un graduale abbandono del dolore che permetterà a entrambi di rinascere e trovare l’amore. Sì, è una storia decisamente romantica, ma fa anche morire dalle risate.
Il mercoledì è la giornata dedicata alla psicoterapia sia per Elsa che per Vincent e non dovrebbero mai incontrarsi nella sala del dottore. Il dottor Chaumet ha organizzato lo studio in modo che i pazienti non possano mai incrociarsi. Non ha fatto i conti però con la poca puntualità di Elsa e quella eccessiva di Vincent. Peculiarità che permetterà ai due di incontrarsi.
Entrambi hanno alle spalle delle relazioni finite e dei rapporti non semplici con i loro figli.
Elsa, impiegata in un'agenzia funebre, non riesce a elaborare il lutto per la perdita del padre. Vincent, scrittore, vorrebbe uscire definitivamente dalla depressione che si affaccia con regolarità nella sua vita.
Più grande del cielo è un romanzo di forte introspezione. Le voci di Elsa e Vincent sono quello di due pazienti che si aprono al loro psicoterapeuta. I loro flussi di coscienza vengono interrotti da capitoli di un occhio esterno che ci narra invece degli incontri tra i due protagonisti. Il romanticismo che caratterizza la loro storia non è per nulla stucchevole. La loro sofferenza rende tutto molto serio, ma anche questa serietà viene smorzata della sfumature ironiche.
Non ci sono consigli dispensati dal dottor Chaumet ai suoi due pazienti. Tranne un piccolo dialogo, lo psicoterapeuta non ha letteralmente voce nei capitoli. Il lettore si rende conto però del suo intervento dalle evoluzioni che i loro dialoghi interiori hanno, man mano che si avanza nella lettura.
Non ci sono colpi di scena, tutto è immaginabile. Ciò che mi ha sorpreso è il modo in cui si arriva a un finale che non definirei scontato: ciò potrebbe sminuire l'importanza delle storie di Elsa e Vincent. In realtà quello che mi ha sorpreso è il modo in cui la Grimaldi arrivi dritta al cuore. Non riesco ad abituarmi, nonostante non sia il primo libro che leggo dell'autrice. La sua semplicità prende le distanze dall'ovvio e scontato per il modo in cui riesce a strutturare storie che, senza la sua impronta cadrebbero nella banalità.
Questo romanzo in particolare mi ha coinvolto maggiormente dal punto di vista emotivo. Mi sono riconosciuta molto in Elsa, nel suo dolore e nella sua incapacità di accettare come reale la perdita del padre.
Non credevo sarebbe stato così difficile. È un dolore quasi fisico, un baratro che si spalanca in mezzo al petto, proprio qui, e minaccia di inghiottirmi. Solo quelli che hanno perso una persona veramente cara possono capirlo, credo.
La sua presa di coscienza e il suo giungere ad una maturità che le consenta di lasciare andare via suo padre, sono ambizioni a cui aspiro, ma dalle quali mi sento ancora molto lontana.
- 14:00
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Ti ricordi di Sarah Leroy* Marie Vareille * Rizzoli * pagg.336 |
Anni Novanta. Sarah Leroy e Angélique Courtin si sono conosciute all’età di sette anni al cimitero di Bouville-sur-Mer, piccolo paese sulla Manica. Nel giorno del funerale della mamma di Sarah, Angélique le si era avvicinata, aveva il profumo del mare e della cioccolata calda e il suo abbraccio è stato l’inizio della loro indissolubile amicizia. La solidarietà è l’unica cosa che salva dalle ingiustizie della vita, le aveva detto Angélique. Nel 2001 Sarah è una ragazza discreta e benvoluta da tutti, nuotatrice talentuosa e studentessa modello, che a scuola gode di una certa notorietà proprio grazie all’amicizia con Angélique, semplice e indiscutibile: Angélique è bella, Sarah ricca.
- 14:00
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Acqua scura * Charlotte Link * Corbaccio * pagg. 432 |
Scozia, costa occidentale. In una notte di tempesta, due famiglie accampate in una baia vengono aggredite brutalmente nel sonno da una banda di uomini mascherati. Tutti vengono torturati e uccisi. Solo Iris, la figlia maggiore di una delle due famiglie, riesce a scampare al massacro. Quindici anni dopo, Iris comincia a ricevere minacce anonime e a essere perseguitata da uno stalker, e poco dopo, Tanya, la sua migliore amica, scompare senza lasciare traccia mentre sono in vacanza insieme in Francia. Che sia stata vittima di un crimine che in realtà non aveva lei come bersaglio e che invece ha qualcosa a che fare con il passato di Iris?
- 14:00
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Le ventisette sveglie di Atena Ferraris * Alice Basso * Garzanti * pagg. 368 |
Mi chiamo Atena Ferraris e mi sa che non sono come gli altri, inutile girarci intorno. Mia madre mi ha sempre detto che siamo tutti diversi, e quindi è come se fossimo tutti uguali. Sarà… non ne sono convinta, ma mi fido di lei. Sta di fatto che ho trent’anni, vesto fuori moda, odio le sorprese e ho ben ventisette sveglie ogni giorno per ricordarmi di lavorare, di mangiare, di andare a letto, di smettere di pensare. Ah, e faccio troppe domande, dicono. Perché per me è essenziale che ogni cosa abbia una spiegazione. Per questo dirigo una rivista online di enigmistica dove ogni gioco, rebus o anagramma ha una soluzione univoca: mi fa sentire al sicuro. Ora, però, è successo qualcosa che ha scombinato le carte.
- 14:00
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Via col vento * Margaret Mitchell * Neri Pozza * pagg. 1194 |
Opera pressoché unica di Margaret Mitchell, nata ad Atlanta nel 1900 e cresciuta ascoltando i racconti dei veterani della guerra di Secessione, «Via col vento» conquista i lettori di tutto il mondo grazie a una trama avvincente caratterizzata da colpi di scena, rovesci di fortuna e da un'appassionata storia d'amore; trama che portò i critici a parlare di Grande Romanzo Americano e a osare il paragone con Tolstoj. Ma a rendere straordinarie queste pagine è soprattutto l'anticonvenzionale protagonista: Scarlett O'Hara, la viziata e volubile ereditiera della grande piantagione di Tara, la quale, contando sulle sue sole forze, dovrà cavarsela mentre l'esercito nordista avanza in Georgia.
- 14:00
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