Recensione 'Caraval' di Stephanie Garber - Rizzoli

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Caraval * Stephanie Garber * Rizzoli * pagg. 423




 


Il mondo, per Rossella Dragna, ha sempre avuto i confini della minuscola isola dove vive insieme alla sorella Tella e al potente, crudele padre. Se ha sopportato questi anni di forzato esilio è stato grazie al sogno di partecipare a Caraval, uno spettacolo itinerante misterioso quanto leggendario in cui il pubblico partecipa attivamente; purtroppo, l'imminente, combinato matrimonio a cui il padre la sta costringendo significa la rinuncia anche a quella possibilità di fuga. E invece Rossella riceve il tanto desiderato invito, e con l'aiuto di un misterioso marinaio, insieme a Tella fugge dall'isola e dal suo destino... Appena arrivate a Caraval, però, Tella viene rapita da Legend, il direttore dello spettacolo che nessuno ha mai incontrato: Rossella scopre in fretta che l'edizione di Caraval che sta per iniziare ruota tutta intorno alla sorella, e che ritrovarla è lo scopo ultimo del gioco, non solo suo, ma di tutti i fortunati partecipanti. Tutto ciò che accade in Caraval sono solo trucchi e illusioni, questo ha sempre sentito dire Rossella. Eppure, sogno e veglia iniziano a confondersi e negare la magia diventa impossibile. Ma che sia realtà o finzione poco conta: Rossella ha cinque notti per ritrovare Tella, e intanto deve evitare di innescare un pericoloso effetto domino che la porterebbe a perderla per sempre...





Qualsiasi cosa tu abbia sentito raccontare di Caraval non è paragonabile alla realtà. È molto di più di un semplice gioco o di uno spettacolo. È quanto più di vicino alla magia esista a questo mondo. 




Sette anni di pazienza. Sette anni di attesa per ricevere risposta dal maestro di Caraval, uno spettacolo itinerante.

A Rossella Dragna purtroppo, la risposta arriva nel momento meno opportuno: il suo imminente matrimonio, ma la voglia di fuggire da un padre crudele per vivere, anche se per pochi giorni, in un mondo magico, le dà la spinta per accettare l'invito.

La scoperta, una volta giunta a Caraval, che la sorella è stata rapita, farà cambiare prospettiva, modo di vivere e di rapportarsi con gli attori impiegati per confondere la magia con la finzione.

In un luogo dove si gioca di notte e si sta chiusi in stanza di giorno, niente è come sembra, ma soprattutto non ci si può fidare di nessuno.

Rossella lo tiene sempre a mente durante la competizione dove sarà fondamentale la scaltrezza e lo spirito di osservazione.

Da tempo non leggevo un fantasy, genere che negli anni precedenti occupava molto spazio nell'elenco dei libri letti.

Per chiudere il 2023 e completare un ulteriore casella della challenge #famopurequesta, sono voluta ritornare al fantasy con questo libro, primo di una trilogia, che, per quante recensioni positive abbia avuto, mi ha atteso con pazienza.


Le mie impressioni sono positive.

Ho apprezzato la scrittura della Garber e la costruzione della storia. Per quanto possa sembrare complessa nel suo sviluppo, o forse confusionaria, in realtà la fine ha reso tutto più chiaro e logico.

Le atmosfere oscure fanno da padrone e l'ansia, la concitazione sono state sensazioni vissute anche da me durante la lettura.


Ho gradito anche la presenza di una storia d'amore per niente sdolcinata affiancata ad inaspettate situazioni più violente, ma che hanno reso ancora più intrigante la trama.


Caraval è stato un fantasy con una dose giusta di mistero. Inquietante, bizzarro, che mi ha portato a credere determinati eventi, seppur fossi stata ampiamente redarguita sul fatto che non bisognava fidarsi di nessuno.



 






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