RECENSIONE 'MIMICA' DI SEBASTIAN FITZEK - FAZI
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Mimica * Sebastian Fitzek * Fazi * pagg. 348 |
Non aver paura. Se non di te stessa. Un leggero tic all'angolo della bocca, il minimo movimento della palpebra, un involontario gesto della mano sono sufficienti a farle intravedere la vera essenza di una persona: Hannah Herbst è la più nota esperta tedesca di mimica facciale, una sorta di macchina della verità umana specializzata nei segreti del linguaggio del corpo. Vive a Berlino insieme al marito e ai figli e, in quanto consulente della polizia, ha già fatto condannare diversi criminali violenti. Un giorno, però, Hannah si risveglia in una stanza d'albergo, con le mani legate, senza alcun ricordo; ha subito un'operazione chirurgica che le ha causato la perdita della memoria, e si ritrova alla mercé di un uomo sospettato di essere un pericoloso killer... Ma il caso che dovrà risolvere è un altro, e sarà il più difficile della sua carriera. Una donna ha confessato di aver ucciso la propria famiglia in modo brutale. Solo il figlio più piccolo, Paul, è sopravvissuto. Una vicenda scioccante, che ha sconvolto la Germania intera. Dopo la confessione, la madre è riuscita a fuggire dal carcere. Sta forse cercando il figlio per completare la sua sanguinaria missione? Hannah Herbst ha a disposizione soltanto il breve video della confessione per incastrare la madre e salvare Paul. C'è soltanto un problema: l'assassina del video è Hannah stessa! Sebastian Fitzek, il più importante giallista tedesco, ha colpito ancora.
Hannah soffre di amnesie temporanee causate da anestetici. La troviamo come ostaggio di un medico psicopatico che vuole punirla per quello che ha fatto alla sua famiglia e, in particolare ai figli.
Hannah stava lavorando al caso del "Pescatore", un pazzo che rapisce bambini per poi ucciderli, ma non tutti. Il loro destino dipendeva dall'esito di test psicologici a cui sottoponeva le vittime.
Riuscire a capire cosa l'ha spinta a quei terribili gesti, ma soprattutto dove è Paul, il figlio più piccolo che è riuscito a scappare, sarà la sua missione.
Hannah è convinta della sua innocenza, ma la perdita di memoria e un video in cui confessa la sua colpevolezza, non sono certo d'aiuto. Sarà la sua capacità nell'analisi della mimica facciale a darle un grosso ausilio.
Questa sua grande attitudine le ha permesso di avere un importante ruolo nella polizia, ma rappresenterà anche un handicap quando si scontrerà con affetti a lei cari.
Primo libro che leggo dell'autore. Storia interessante. Un thriller psicologico che fino all'ultimo ti sorprende. Incalzante, che tiene viva l'attenzione illudendoti di aver fatto capire qualcosa, ma poi ti sorprende con una svolta inaspettata.
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