Recensione Ti rubo la vita di Cinzia Leone - Mondadori

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Ti rubo la vita * Cinzia Leone * Mondadori * pagg. 615




Vite rubate. Come quella di Miriam, moglie di un turco musulmano che nel 1936 decide di sostituirsi al mercante ebreo con cui è in affari, costringendo anche lei a cambiare nome e religione. A rubare la vita a Giuditta nel 1938 sono le leggi razziali: cacciata dalla scuola, con il padre in prigione e i fascisti alle calcagna, può essere tradita, venduta e comprata; deve imparare a nascondersi ovunque, persino in un ospedale e in un bordello. Nel 1991, a rubare la vita a Esther è invece un misterioso pretendente che le propone un matrimonio combinato, regolato da un contratto perfetto... Ebree per forza, in fuga o a metà, Miriam, Giuditta ed Esther sono donne capaci di difendere la propria identità dalle scabrose insidie degli uomini e della Storia. Strappando i giorni alla ferocia dei tempi, imparano ad amare e a scegliere il proprio destino. Una saga familiare piena di inganni e segreti che si dipana da Istanbul ad Ancona, da Giaffa a Basilea, da Roma a Miami, dalla Turchia di Atatürk all'Italia di fine Novecento, passando attraverso la Seconda guerra mondiale e le persecuzioni antisemite, con un finale a sorpresa. Un caleidoscopio di luoghi straordinari, tre protagoniste indimenticabili e una folla di personaggi che bucano la pagina e creano un universo romanzesco da cui è impossibile staccarsi. Cinzia Leone ha scritto un romanzo unico, generoso e appassionante, di alta qualità letteraria e innervato da un intreccio che fugge in volata, rapendo l'immaginazione del lettore. Un libro che, nella gioia della narrazione, riflette sulla storia, l'identità, la tolleranza.


Una saga familiare con tre donne protagoniste che lottano per difendere le loro identità e le loro vite.
Vite in cui scorre la Storia, quella con la "s" maiuscola e che percorreranno uno spazio che andrà dal  Mediterraneo all'America.

Inizia tutto con una morte violenta durante la prima rivolata araba nel '36. 
Un mercante ebreo viene ucciso e il contratto commerciale concluso con un turco musulmano designerà il primo furto di vita: quello di Miriam.

Nella tempesta, la nave della sua vita aveva rotto gli ormeggi. Era costretta a seguire il destino che il marito aveva inventato per lei, quello che la moglie del mercante di Odessa non aveva potuto vivere.


Alla seconda protagonista la vita viene rubata dalla guerra e dalle leggi razziali. Giuditta, nel 1938, prende coscienza della sua identità proprio nel momento in cui le viene sottratta.

A Esther, la terza protagonista, che vive negli anni '90 la vita verrà rubata invece da un uomo misterioso che le propone un matrimonio combinato e disciplinato da un contratto patrimoniale.

Questa inclusione evidenzia come il vero protagonista sia lui: il contratto.


Gli uomini mi utilizzano per domare il caos e si illudono che io possa proteggerli dall'errore, dall'avidità, dalla perfidia e dal caos


Ti rubo la vita è un romanzo corposo che all'inizio presenta un ritmo lento per poi cedere il posto a una camminata più veloce e andante che giungerà al traguardo sorprendendo per la rivelazione della meta inaspettata.


Una saga familiare in cui le donne fanno da padrone, ma con sé portano gli uomini e il loro peso: alcuni rispetteranno le loro identità, altri saranno autori dei furti delle loro vite.


Seppure il sapore sia tanto femminile, la Leone ci risparmia elementi di femminismo considerando l'accezione negativa del termine.


La sua penna scorre a cascata cavalcando tempo e spazio, facendoci conoscere la Storia.


Così mi ha ammaliato, avvolto e portato con sé a scoprire cosa univa queste donne le cui vite sembravano apparentemente separate e non unite da alcun elemento se non quello di una vita rubata e la fermezza, la perseveranza e la risolutezza nel difendere a tutti i costi la propria identità.


L'autrice mi lasciava, nello scorrere delle pagine, la sensazione che man mano si faceva più forte: c'era qualcosa di più che accomunava Miriam, Giuditta e Esther e quel qualcosa si è rivelato oltre ogni mia aspettativa.


Mi sono innamorata della sua scrittura in grado di descrivere così bene ambienti, personaggi e loro emozioni in maniera viva, piena, per niente piatta.

Un primo incontro, quello tra me e la  Leone, che mi porterà a leggere sicuramente la sua nuova creatura, uscita in questi giorni.




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