RECENSIONE Te ne dovevi andare di Daniel Kehlmann - Feltrinelli

22:48

 

Te ne dovevi andare * Daniel Kehlmann * Feltrinelli editore * pagg. 96






Uno sceneggiatore si ritira insieme alla moglie attrice e alla figlia di quattro anni in una casa isolata tra le montagne per scrivere il seguito del suo film di maggior successo. Il paesaggio è da cartolina: il minuscolo paese in fondo alla valle, la strada stretta e piena di tornanti, i ghiacciai quasi azzurri nell'aria frizzante di dicembre. Ma l'idillio è solo apparente. C'è qualcosa che non va. Mentre la moglie manda sms e la figlia fantastica nel suo mondo di bambina, la casa si trasforma in un puzzle di Escher a cui manca l'ultimo pezzo. Fra strani rumori improvvisi, oggetti che spariscono, vetri di finestre che non riflettono più la sua immagine, il protagonista diventa il doppio di se stesso, e nella progressiva perdita di riferimenti la scrittura è l'unico appiglio per mantenere il contatto con la realtà. Ancora una volta però nulla è come sembra, e gli elementi classici del racconto dell'orrore si riassestano in un gioco raffinato tra le percezioni del protagonista e la fantasia del lettore. L'orrore è davvero nella casa o all'interno delle relazioni personali?





Incomincio subito elencando l'unico punto a favore di questo romanzo: sono solo 93 pagine!
Ciò può farvi comprendere come il libro non mi sia affatto piaciuto.

Un registro narrativo riconducibile a una sceneggiatura (d'altronde lo scrittore è uno sceneggiatore), ma condensata in poche, pochissime pagine. Questo alimenta lo stato ansiogeno del  romanzo, ma non per i tratti horror che dovrebbe avere. Se li ha io penso di non averli visti perché distratta dalla ricerca della punteggiatura tipica dei dialoghi. L'ansia saliva solo perché non riuscivo a comprendere il senso della storia. 

Uno stile di scrittura che mi urta, non mi fa concentrare sul racconto, ammesso che ci sia, perché a me è sembrata la bozza di una sceneggiatura con un finale che ha fatto nascere il dubbio che la mia copia fosse difettata.

Ho fatto poi caso alla nota sull'aletta che ricorda come nel 2020 sia stato tratto un film con Kevin Bacon. Sono curiosa di capire come si sviluppa un film che rappresenta la trasposizione di un libro di 90 pagine così costruito. Mah!






You Might Also Like

0 comments