RECENSIONE 'TRE VITE UNA SETTIMANA' DI MICHEL BUSSI - E/O

07:45

 

Tre vite una settimana * Michel Bussi * edizioni E/O * pagg.432



La capitana Marelle della gendarmeria nazionale non crede ai suoi occhi quando scopre le tre patenti quasi identiche nell’automobile dell’uomo trovato morto nella scarpata: Renaud Duval, Hans Bernard e Pierre Rousseau hanno la stessa faccia, sono nati nello stesso giorno, ma in tre luoghi diversi! Qual è dunque la sua vera identità? Ed è stato incidente, suicidio o omicidio? È come se uno stesso uomo conducesse tre vite contemporaneamente a tre indirizzi diversi, con tre case, tre famiglie... In un’indagine che non offre punti fermi l’unica pista sono le marionette, che dal negozio di un misterioso libraio antiquario di Parigi portano alla lontana Boemia, teatro di un episodio di fuoco e sangue avvenuto quarant’anni prima. Ma chi è morto, Renaud, Hans o Pierre? E chi deve morire per mano di una minaccia che resta nell’ombra? Se lo chiede la polizia e se lo chiedono le tre donne che l’uomo ha lasciato. Delle tre, Nanesse deve arrendersi all’evidenza: ha identificato il cadavere del suo Renaud. Ma né la tatuata Éléa, ragazza di Pierre, né la sportiva Vicky, fidanzata di Hans, credono che il loro uomo sia morto. Per la verità non capiscono nemmeno se quello che stanno cercando sia lo stesso uomo o siano due persone diverse. In una girandola di colpi di scena e situazioni mozzafiato, Michel Bussi tira i fili di una vicenda inestricabile che sfocerà nella più imprevedibile delle soluzioni.




Dell'autore in questione lessi tempo fa, NINFEE NERE. 
Rimasi colpita per la tecnica narrativa e la capacità di creare suspence. Cosa che, ultimamente, sto ritrovando poco nei thriller.

In seguito a questa nuova uscita e a recensioni positive, ho voluto recuperare TRE VITE E UNA SETTIMANA. 

La vicenda si svolge nel cuore delle Ardenne e si apre subito con un omicidio. 
La capitana incaricata delle indagini si ritrova con una bella gatta da pelare quando scopre che la vittima ha, in realtà, tre identità.
Tre nomi, una sola persona, legata a tre donne diverse.
Assisteremo alla ricerca affannosa della verità che possa far chiarezza alle tre donne coinvolte su  chi sia effettivamente l'uomo che avevano al loro fianco.
Questa "caccia" però a me è sembrata il racconto di una soap opera, con intrecci che più di una volta mi hanno portato a fermarmi per capire chi fosse parente a chi.
Corse rocambolesche per evitare determinate evoluzioni, non sono servite a far rianimare  una storia che mi è sembrata assolutamente piatta.

Da una storia a cui mi aspettavo suspence e colpi di scena, ho ricevuto solo noia, confusione e incredulità dinanzi ad alcune dinamiche che ritengo poco reali e credibili.
Non credo continuerò a leggere altro dell'autore che, peraltro ha una fervida immaginazione e capacità creativa, visto che sforna uno/due libri all'anno.








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