Recensione La stagione del tuono di Bianca Rita Cataldi - HarperCollins

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La stagione del tuono * Bianca Rita Cataldi * HarperCollins * pagg. 288








Puglia, anni Sessanta. Con la fine dell'anno scolastico, per Michele iniziano lunghe giornate di libertà. Adesso può passare tutte le mattine a giocare, coi piedi nudi che affondano nel terreno del giardino di casa. Può gustarsi il sole del meridione che batte sul suo viso e imperla di sudore la sua pelle giovane. Ma non essendo più obbligato a recarsi alla scuola in città, a Bari, vede di meno Vittoria e Teresa. Lui è un Gentile, la sua famiglia coltiva piante e fiori da generazioni, mentre le sue due amiche sono delle Fiorenza, e i loro genitori confezionano profumi. Le rispettive famiglie, pur lontane per ricchezza e condizione sociale, sono unite da un antico sodalizio... ma quest'anno, per qualche motivo, Michele non è stato invitato in villeggiatura dai Fiorenza. I tre bambini si avviano sul sentiero impervio dell'adolescenza, ciascuno con i suoi tempi e le sue difficoltà, mentre gli adulti delle due famiglie sono costretti ad affrontare una tempesta imprevista che cambierà per sempre il loro rapporto e il futuro che li attende. A creare delle frizioni è prima di tutto un matrimonio inaspettato, ma non solo. Nonostante ciò Michele, posto di fronte ai primi, veri sconvolgimenti della sua vita, dovrà aggrapparsi con forza ai suoi sogni, all'affetto costante di Teresa e a quello spinoso e imprevedibile di Vittoria, dalla quale si è sempre sentito attratto e respinto al tempo stesso. Bianca Rita Cataldi torna a raccontare una Puglia profumata, incantevole e misteriosa con una scrittura poetica ed evocativa, fatta di colori, di profumi, sapori, riprendendo le gesta dei Fiorenza e dei Gentile. Le generazioni si accavallano, i rapporti di potere si rimodellano e i legami tra adulti e adolescenti, sempre difficili e conflittuali, infiammano gli avvenimenti che costellano una saga storica dal ritmo intenso e travolgente.






Secondo volume della saga dei Fiorenza e dei Gentile.

Avevamo lasciato Michele alle prese con il primo anno di scuola media. Ora lo ritroviamo, dopo la pausa estiva, pronto per continuare gli studi a cui non avrebbe pensato di poter accedere se non fosse stato per zia Maria che, in lui vede grandi progetti da poter realizzare.


Spinto dalle iniezioni di fiducia, Michele si fa largo in un mondo che gli è sempre stato indicato come lontano e irraggiungibile.


Questa distanza l'avverte, ma cerca di ridurla riconducendo tutto al suo mondo. Tutto ciò che vive e vede nella grande città lo riporta al suo piccolo ambiente domestico.


La cioccolata profumava di casa e di cose buone, del tepore del caminetto nelle notti d'inverno.  


Michele cresce e con lui la sua sensibilità e delicatezza. 
Il legame con la zia Elena si fa sempre più forte. Il suo animo vibra in base al vivere di una zia che ha  il volto di una madre.

Come cresce Michele, così anche Vittoria e Teresa, altre figure femminili nel mare di donne in cui naviga la vita del figlio di Margherita e Giulio.
Come vorrebbe mantenere ritmi, abitudini di una vita che si sta affacciando nel mondo degli adulti! Michele vorrebbe ancora trascorrere le vacanze dai Fiorenza accompagnato dall'innocenza di un'età che sta volgendo al termine.

Quando i dolori si affacceranno nella sua vita, investendo affetti che credeva intoccabili, prenderà coscienza di cordoni ombelicali che stanno per essere recisi definitivamente e di nuovi orizzonti che daranno genesi a nuove albe. La maturità di questo ragazzo, che sta diventando uomo, sarà evidente nella capacità di medicare le ferite interiori.

Il dolore per... era ancora enorme dentro di lui, ma stava incominciando a delinearsi, ad assumere confini. Se una cosa ha dei confini, significa che puoi creare una linea di separazione


La penna della Cataldi si conferma grandiosa nell'esplorare gli animi umani e nello sviscerarli rendendo comprensibili meccanismi interiori complessi.

Una scrittura pregna di nostalgia, di rispetto, di educazione, che rende concrete le emozioni.


Il tempo dei Fiorenza e dei Gentile scorre e anche quel pane con lo zucchero che bastava a rendere dolci momenti bui, ora inizia a non essere più sufficiente per coprire l'amaro della vita.






 






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