27 settembre 2021

RECENSIONE L'ANELLO MANCANTE. CINQUE INDAGINI PER ROCCO SCHIAVONE

L'ANELLO MANCANTE * Antonio Manzini * Sellerio editore * pagg. 235 

Un ritratto del vicequestore Rocco Schiavone. Cinque tessere che contribuiscono a definire il personaggio per chi già lo conosce e servono come una presentazione per chi non l'ha mai letto. Racconti già pubblicati in varie antologie che questo volume mette insieme per la prima volta. Il primo - che dà il nome all'intera raccolta ed è ampio poco meno che un romanzo breve - ha un inizio macabro, quasi horror: al cimitero, dentro una cappella gentilizia, viene trovato un cadavere sconosciuto disteso sopra la bara di un'altra; unico indizio uno strano anello nuziale. Ma presto la storia prende le vie tipiche che ispirano Antonio Manzini: innestare su un'indagine poliziesca misteriosa disagi esistenziali, denuncia sociale, sentimenti profondi; il tutto narrato con un umorismo ironico che sfiora il sarcasmo, fatto di battute rapide e paradossi, che nella misura breve dei racconti sembra persino accentuarsi per concentrazione. Le altre storie che seguono - tre amici in gita alpinistica finita con il morto; una partita di calcio truffaldina tra uomini di legge; un delitto nella «camera chiusa» di un treno; un innocuo eremita ucciso in una chiesetta abbandonata - sono indagini che portano, secondo l'umor nero che non lascia mai Schiavone, a «una conclusione scomoda, squallida, triste, più del cielo di questa città». Lui, il protagonista indiscusso, è un poliziotto non integerrimo, spesso ai limiti della brutalità, ma che sa riconoscere una persona vera ovunque e comunque si presenti. Un uomo che non sopporta il tempo in cui vive, per tanti motivi, ma soprattutto perché gli ha strappato la cosa più importante della vita.



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 In quest'altra raccolta di racconti ritroviamo Rocco Schiavone trasferito ad Aosta e alle prese con la conoscenza della città, delle sue abitudini e dei suoi abitanti.


I racconti sono: 

- L'anello mancante;

- Castore e Polluce;

- ... e palla al centro;

- Senza fermate intermedie;

- L'eremita.


Vi consiglio vivamente di leggerli per trovare quel sano buonumore che solo Schiavone sa infondere. In particolare con il racconto "...e palla al centro" ho riso come non mai.

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