RECENSIONE JOYLAND

11:07

JOYLAND * Stephen King * Sperling & Kupfer * pagg.351

 


Estate 1973, Heavens Bay, Carolina del Nord. Devin Jones è uno studente universitario squattrinato e con il cuore a pezzi, perché la sua ragazza lo ha tradito. Per dimenticare lei e guadagnare qualche dollaro, decide di accettare il lavoro in un luna park. Arrivato nel parco divertimenti, viene accolto da un colorito quanto bizzarro gruppo di personaggi: dalla stramba vedova Emmalina Shoplaw, che gli affitta una stanza, ai due coetanei Tom ed Erin, studenti in bolletta come lui e ben presto inseparabili amici; dall'ultranovantenne proprietario del parco al burbero responsabile del Castello del Brivido. Ma Dev scopre anche che il luogo nasconde un terribile segreto: nel Castello, infatti, è rimasto il fantasma di una ragazza uccisa macabramente quattro anni prima. E così, mentre si guadagna il magro stipendio intrattenendo i bambini con il suo costume da mascotte, Devin dovrà anche combattere il male che minaccia Heavens Bay. E difendere la donna della quale nel frattempo si è innamorato.


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Quale modo migliore per riprendersi da una delusione amorosa se non andando a un luna park che, con le sua attrazioni, le luci e le musiche porti i pensieri lontano da colei che ha infranto il cuore?

Bene, Devin Jones non solo decide di andare a Joyland, ma di lavorarci così da metter da parte anche qualche soldo per pagarsi gli studi universitari. 

È Devin stesso, dieci anni dopo, a raccontarci di questa estate che lo vedrà protagonista della sua stessa vita insieme alla donna di cui si innamorerà. 

L'accoglienza da parte dei veterani del luna park è fatta di raccomandazioni rudi su come svolgere il lavoro meccanico e su come utilizzare correttamente lo slang del parco dei divertimenti. Tranne per Madame Fortuna, la "zingara", che, con le sue premonizioni, sorprende Devin soprattutto quando lo invita a non "far suonare i dischi della morte nella sua testa".

Un'estate, quella del '73, fatta di sacrifici per Devin, ma lo richiede il cuore e il portafoglio. Sembrerebbe tutto noioso, ma pian piano  ci prende gusto a vendere il divertimento. Quando a questo si aggiunge poi, la voce di un fantasma intrappolato nel Castello del Brivido, tutto si fa più interessante. Quattro anni prima infatti, lìfu uccisa una ragazza e il colpevole rimasto impunito. 

Ogni giorno Devin va  a lavorare avendo come unico pensiero quello di non aver pensiero verso colei che lo ha deluso, ma in realtà un altro, più recondito, piano piano si fa largo ed è quello di capire chi ha ucciso quella ragazza. In lui prende vita la necessità di darle pace facendole giustizia. 

King ci fa percepire in pieno questa necessità del protagonista. Ci fa assistere alla sua maturazione e all'aumento della consapevolezza che Joyland non è un semplice luna park e che può dargli altro. L'autore  ci porta letteralmente insieme al protagonista al luna parkd grazie alle sue descrizioni dettagliate e mai noiose degli ambienti. Mette nel lettore la consapevolezza che qualcosa sta per accadere, portandolo a leggere un libro di circa 350 pagine. in cui la svolta avviene nelle ultime trenta/quaranta senza lasciare alcun senso di delusione. 

È il primo libro che leggo di King e l'ho trovato interessante e stimolante nel senso che mi porta con grande curiosità a leggere ancora di questo autore.

Mi ha attratto la scrittura fluida che sembra raccontare qualcosa di semplice, ma che in realtà è un coperchio che nasconde una storia tragica, rovinosa, dolorosa. Questa apparenza che inganna è ancor più beffarda perché capace di raccontare anche di un nuovo amore senza alcuna stucchevolezza. 


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1 comments

  1. Non ho mai letto nulla di King perché mi ha sempre un po' intimorita. Questo non lo conoscevo però estate del '73... Amo quel periodo e quindi già mi attira. La parte del fantasma è tanto spaventosa? ❤️

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