RECENSIONE LA CORONA D'INVERNO

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LA CORONA D'INVERNO * Elizabeth Chadwick * TRE60* pagg.469



Di ritorno dalla catastrofica seconda crociata, Eleonora d'Aquitania e suo marito Luigi VII si separano. Persa la corona di Francia, ma ripresi i suoi possedimenti, poche settimane dopo l'annullamento del matrimonio Eleonora s'imbarca per l'Inghilterra per abbracciare il suo futuro consorte, Enrico II. Nel dicembre 1154 viene incoronata, assieme a Enrico II, regina d'Inghilterra nell'Abbazia di Westminster. Sposa irreprensibile, negli anni turbolenti trascorsi a corte dà alla luce otto figli, futuri eredi della monarchia. Ma lei, donna ambiziosa e volitiva, non si accontenta del suo ruolo di madre e di moglie silenziosa: ambisce al trono. Dopotutto Enrico la tradisce, la fa soffrire, ed è sempre più debole a causa dei contrasti interni al regno. Ma nonostante il sostegno dei figli, il prezzo che Eleonora dovrà pagare per strappargli il potere sarà molto alto... Sullo sfondo del Medioevo si dipana la vita tumultuosa di una regina che ha lasciato il segno nella Storia, ma anche di una donna sola, fiera e a lungo osteggiata.



🌟🌟☆


In questo secondo romanzo dedicato ad Eleonora d'Aquitania ci troviamo dinanzi ad una regina alle prese con un consorte, re Enrico, assetato di terre, deciso a consolidare il proprio potere. Eleonora non parteciperà a questa ascesa perché relegata nel ruolo di fattrice: la vedrà impegnata per 14 anni.

Un lungo periodo che la porterà pian piano a perdere il potere che aveva acquisito e che le aveva dato quella forza con la quale aveva potuto rompere i rapporti con il precedente marito.

Nella lettura avvertiamo questa sua sofferenza latente, logorante, sostenuta anche dalla credenza medievale che le donne incinte perdessero la capacità di pensare razionalmente (l'autrice esplica ciò nelle note finali). 

Alienor sembra accettare supinamente ogni decisione di Enrico, quasi certa che, al termine dell'eterno puerperio, debba avvenire il suo riscatto.

Il romanzo quindi, per le prime trecento pagine, mi è sembrato più un romanzo rosa, puntinato da scarne descrizioni  degli ambienti e dei paesaggi ad inizio capitolo. 

Una leggera svolta avviene nell'ultima parte: Alienor smette i panni di generatrice di vite e veste quelli di regina che rivendica la sua identità e autorità. La sua voglia di riscatto si scontrerà con la difficoltà di Enrico ad allentare la presa sulle redini del potere, restio a lasciare possedimenti e responsabilità ai propri figli.

La lettura è stata lenta  e noiosa per la prima parte. Solo quel "guizzo finale" di vitalità femminile, carico di riscatto, genera una modesta voglia di leggere il seguito. 


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