RECENSIONE: L' INNOCENTE

07:22

L'innocente * Alison Weir * Beat edizioni * pagg. 432




Inghilterra, 1554: Jane Grey, sovrana per appena nove giorni, si aggira nella dimora di Master Partridge, il carceriere della Torre di Londra. In quell'edificio che si affaccia sulla Tower Green, dove fu giustiziata anni prima Anna Bolena, è tenuta prigioniera insieme alle sue dame di compagnia, dopo essere stata giudicata colpevole di alto tradimento e condannata, poco più che sedicenne, a essere bruciata viva a Tower Hill, o decapitata, secondo il volere della regina Maria. Ha un'unica possibilità per salvarsi, stando almeno alla promessa dell'anziano abate di Westminster: se abiurerà la fede riformata, Maria Tudor, da poco impossessatasi del trono con la ferma intenzione di restaurare nel regno la religione cattolica, le concederà la grazia. Lady Jane, tuttavia, è pronta a riconoscere le sue colpe - aver indossato una corona non sua e avere, così, permesso che il suo cuore e la sua volontà fossero influenzati dalle brame di potere altrui -, ma non può tradire il proprio credo e barattare la vita eterna con quella terrena. Sono anni difficili quelli che precedono il tragico esito della giovane vita di Jane Grey. Tra la fine del regno di Enrico VIII e l'avvento di Elisabetta I le tensioni tra cattolici e protestanti, a lungo sopite, esplodono, e il loro scontro si consuma alla luce dei roghi degli eretici; la Corona è al centro di una fitta rete di intrighi, accordi sotterranei e inaspettati tradimenti...


🌟🌟🌟🌟

Il romanzo storico mi sta conquistando sempre più.

È un dato di fatto ormai e a contribuirvi c'è stato anche lo zampino della Weir. Più che uno zampino però ci ha messo tutta la zampa. Insomma con la Weir ho avuto un colpo di fulmine!

Il mio timore, nell'approcciarmi a questo genere di romanzo, è quello di entrare nei labirinti delle varie discendenze e parentele delle famiglie reali, di perdermi nei meandri di vicende storiche senza capire i loro esiti.

Tutto ciò non è accaduto!

Innanzitutto la predisposizione delle mappe che rappresentano gli alberi genealogici sono un valido aiuto e qui c'era!

 Il contributo più importante però è stato dato dalla scrittura della Weir che, con sapiente maestria, ha reso tutto molto semplice, ma senza mai cadere nel banale.

Rifacendosi a una storia vera e aggiungendo solo pochi avvenimenti, frutto della sua fantasia, la scrittrice londinese ci fa conoscere la figura della Regina dei nove giorni: Jane Grey.

Descrizioni accurate dei vestiti, ambienti, personaggi e loro sentimenti, fanno da sfondo ad una vicenda storica la cui protagonista, lady Jane, si trova ad essere tale suo malgrado, mezzo per giungere ed affermare il potere di coloro i quali non potevano arrivarci se non grazie alla sua figura.

La forza di Lady Jane, la sua caparbietà, la sua risolutezza anche nel sopportare violenze fisiche, psicologiche, serviranno a costruirle una corazza in grado di reggere i colpi di un duro destino deciso da altri, ma che di reggere alla forte tentazione di abiurare la propria fede per continuare a vivere.

Martire nel corpo e martire nello spirito: costretta a sentirsi continuamente umiliata perché donna istruita e intelligente anche dalla sua stessa madre, frustrata per quel figlio maschio mancato.

Dalle pagine emerge vivido il senso di impotenza, di profonda sofferenza della regina, ma la Weir non manca di farci conoscere i punti di vista dei vari protagonisti. Si rivela così una scrittura intensa, viva che ti porta con sé lasciandoti il sapore dell'ingiustizia, della coerenza, della fedeltà al proprio credo a costo della propria vita e l'odore del sangue ancora gocciolante sulla mannaia del boia. 

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