RECENSIONE SENZA COLPA
07:07
SENZA COLPA * Corbaccio editore * pagg. 396 |
Una calda giornata estiva: Kate Linville, sergente investigativo di Scotland Yard, si trova sul treno che da Londra la conduce al commissariato di Scarborough nello Yorkshire, il suo nuovo posto di lavoro ma anche un luogo legato alla sua infanzia e agli ultimi casi su cui ha investigato. Improvvisamente una donna le chiede aiuto: è inseguita da un aggressore armato, che tenta di ucciderla sparando un colpo di pistola prima di dileguarsi. Contemporaneamente la cittadina costiera è sconvolta da quanto è successo a un'insegnante di liceo, che rischia la paralisi in seguito a una caduta in bici dovuta a un cavo teso sulla strada da uno sconosciuto, che prima di fuggire le ha sparato. Due donne che non si conoscono e che nulla hanno a che fare l'una con l'altra. Eppure, la pistola che ha sparato è la stessa. Ma se l'arma è il collegamento tra i due tentativi di omicidio, quali altre relazioni ci sono? Kate, prima ancora di prendere ufficialmente posto nella nuova sede, si trova per le mani un'indagine complessa e ulteriormente complicata dal fatto che il suo diretto superiore e amico, Caleb Hale, è stato momentaneamente sospeso dal servizio. E dalla volontà di troppe persone di custodire gelosamente dei segreti dietro un muro insormontabile di silenzio, menzogne e paura, che perdura da anni. Quando il muro comincerà pian piano a sgretolarsi, sempre più persone saranno in pericolo di vita, ma nessuno vorrà rivangare il passato. O forse quasi nessuno.
🌟🌟🌟🌟
Ho letto tutti i romanzi della Link e non mi stanco mai della sua scrittura.
La sua capacità di avvolgerti, incatenarti e portarti nella storia è unica.
Thriller mai banali, intrecci di vite apparentemente slegate tra loro, ma che sorprendentemente si affiancano e si fondono fino a diventare una storia sola.
In questo romanzo torna il sergente investigativo di Scotland Yard Kate Linville, che avevamo conosciuto ne La Palude, per condurre un'indagine complessa che sembra non avere via d'uscita.
Segreti e bugie per troppo tempo chiusi nelle menti e nei cuori di chi vorrebbe continuare a custodirli e comprimerli.
La loro forza prorompente li farà riaffiorare perché nulla può essere nascosto.
La verità non può essere celata.
Non è un thriller banale.
E' così pregno di una valenza psicologica che mi ha destabilizzato, e non poco. Un thriller che scuote non solo per il ritmo tipico di romanzi del genere.
Unico perché fino ad ora non ho letto thriller in grado di toccare corde molto intime fino alle lacrime.
Charlotte Link è stata in grado di farlo.
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