RECENSIONE I CARIOLANTI

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I CARIOLANTI * SaCha Naspini * edizioni e/o * pagg. 169


Aldo è un disertore della Prima Guerra Mondiale. Invece di partire per il fronte decide di costruire un rifugio sotterraneo nei boschi per prendersi cura della sua famiglia: una moglie, un figlio. Bastiano è un bambino e al chiuso della "tana" sperimenta le contingenze della vita: il freddo, il caldo, la fame, soprattutto la fame. Finché la guerra finisce ed entra nel mondo. Ma lo fa segnato dalla privazione; ogni impulso fa capo al luogo da cui proviene: una buca. E poi la propensione alla natura (vera, bestiale), che si infrange con le dinamiche violente che comandano il mondo degli uomini... Bastiano è un ragazzo quando impara l'amore. Sperimenta il carcere, quindi la Seconda Guerra Mondiale. Si confronta con inaspettati segreti di famiglia. Intanto, cerca di donarsi alle esperienze della vita. Eppure non può liberarsi dal filtro animalesco che lo ha marchiato in tenera età. È una pallottola impazzita, sparata da un'arma dalla canna storta, votata a traiettorie imprevedibili, fa capo all'istinto, agli impulsi primordiali. La fame ora ha un'altra accezione: amore, accoglienza, l'idea battente di una casa, una famiglia...


🌟🌟🌟🌟🌟


Bastiano e la sua storia.

Entra dentro, tutta in un colpo.

Nessuna premessa, nessuna zolletta di zucchero prima della pillola atroce, devastante della fame, della miseria.

La miseria vera.

Quella che ti mangia dentro perché non ha più niente da mangiare fuori. Quella che ti fa compiere gli atti più disumani e impensabili, ma solo perché tu, lettore, sei sazio.


Sacha Naspini è nudo e crudo con la sua penna. 

Le parole corrono, scivolano non su dolci pendii e boschi incantati. 

Corrono sulle vite aride di sentimenti, ma colme della voglia di sopravvivere a tutti i costi. 

Le parole entrano dirette come un pugno nello stomaco, lo prendono, lo stringono e lo rivoltano.

Lasciano sporco, fango, unghie nere, occhi che vorresti chiudere per non vedere più la fame che si avvicina per impossessarti e farti diventare un animale.

Questa storia colpisce così.

Lascia storditi perché al termine sembrerà di giustificare ogni azione di colui che ha solo fame e non solo di cibo, ma anche di sentimenti. Perché se per riempire lo stomaco cerchi il cibo, per riempire il cuore cosa cerchi?


Primo libro letto dell'autore toscano e di certo non sarà l'ultimo.

 

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